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Treviso, allarme Usl: cresce l'uso di droghe fra giovanissimi

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Feste private a base di cocaina, alcol e cannabis. Sono sem­pre più numerosi i giovani che a Tre­viso entrano nel tunnel delle dipen­denze: ragazzi come tanti, per lo più studenti, ancora minorenni. Sono di buona famiglia e stanno in gruppo. «Perché in realtà l'uso di cocaina non è dovuto a una difficoltà, quan­to al fatto di condividere con altri un momento di socialità» spiega Miche­le Gazzola, coordinatore del Proget­to Kriptos, realizzato nel territorio dell'Usl 9 di Treviso, e finanziato dal Fondo Regionale di intervento per la lotta alla droga. Il progetto ha preso in cura 135 pazienti nell'arco degli ul­timi tre anni. «Non ci sono soltanto i giovani però fra i tipici assuntori di cocaina» continua Gazzola. «Il consu­mo cresce anche fra manager affer­mati e professionisti di diversi setto­ri, che scelgono questa droga psico­stimolante prima di una giornata particolarmente difficile o di una riu­nione delicata».
Il quadro tracciato dai risultati del Progetto Kriptos evidenzia come le zone residenziali dove sono stati re­gistrati i casi più numerosi sono a Treviso e nel distretto sanitario che comprende Mogliano, Preganziol, Casale e Roncade. Si tratta soprattut­to di ragazzi, celibi, d'età media attor­no ai 24 anni, e di cui una larga parte (66,7%) vive ancora in famiglia. «La cocaina non viene usata soltanto a casa, ma anche in locali pubblici, con un calo però nelle discoteche, dove l'assunzione di cocaina esiste, ma in forma minore». A preoccupa­re però è l'iter che porta i giovani a diventare dipendenti dalla cocaina. «Dai casi che abbiamo potuto valuta­re emerge un percorso che parte at­torno ai 16-18 anni, con l'inizio del­l'abuso di alcol e cannabis» sottoli­nea Gazzola. «Si passa poi ai 19 anni con le prime sniffate di eroina, e si finisce poi alla cocaina». Attualmen­te anche il valore di mercato rende più avvicinabile la droga ai giovani: «Si può trovare un grammo di coca a 50-60 euro». E proprio ieri i cittadini di via Pescatori in città hanno lancia­to lanciato l'allarme spaccio nella zo­na. Il capogruppo di Città Mia Fran­co Rosi ha chiesto all'amministrazio­ne di incrementare controlli nottur­ni nella zona.