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Treviso, indagine dell'ULSS: una donna su tre in gravidanza fa uso di alcol

Treviso, indagine dell'ULSS: una donna su tre in gravidanza fa uso di alcol

L'indagine è stata condotta su 228 donne
TREVISO - Un terzo delle donne (32%) in gravidanza fa uso di alcolici con frequenza almeno occasionale; i due terzi

sospendono il consumo (68%). E' questo il dato rilevato all'interno dell'Azienda Ulss 9 con un'indagine condotta su 228 donne

italiane e straniere che nei mesi di aprile e maggio 2010 hanno avuto accesso presso i reparti di Ginecologia e Ostetricia

degli ospedali di Treviso e Oderzo, nell'ambito della campagna "Mamma beve, bimbo beve".
"Attualmente a livello scientifico non è ancora stata individuata una quantità di alcol sicura in gravidanza, cioè priva di

effetti negativi - sottolinea la dr.ssa Patrizia Riscica, responsabile dell'Alcologia dell'Azienda ulss 9 -. Infatti l'OMS

afferma che la gravidanza è tra le situazioni in cui è fondamentale tutelare la salute del bambino dai rischi dell'alcol e

raccomanda, secondo il principio di precauzione, l'astensione totale da parte delle donne. Numerosi studi internazionali,

infatti, hanno dimostrato che bere alcol in gravidanza e in allattamento può danneggiare lo sviluppo e la salute del bambino.

L'insieme dei danni è definito disturbo dello Spettro Fetale Alcolico (FASD), la cui forma più severa è una patologia

caratterizzata da malformazioni e ritardo di crescita del bambino, identificata come prima causa di disabilità cognitiva non

genetica nel mondo occidentale. A causa della complessità di queste patologie la diagnosi e la stima esatta dei casi è

tutt'oggi molto difficile. I danni determinati dall'alcol alla salute del bambino si possono migliorare ma non curare;

sicuramente si possono prevenire al 100% astenendosi".