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Triesce: raddoppiano gli incidenti causati dall'alcol

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Allarme alcol: raddoppiano gli incidenti
Preoccupa il confronto tra l’estate scorsa e quella che sta finendo. In aumento anche i verbali per guida in stato d’ebbrezza: +50%


di Ugo Salvini


Il raddoppio del numero di incidenti stradali che hanno visto coinvolte persone in stato di ebbrezza. L’aumento del 50 per cento del totale dei casi in cui sono state elevate contravvenzioni a chi si è messo alla guida dopo aver alzato il gomito. È impietoso il confronto fra l’estate 2013 e quella che sta andando a chiudersi per quanto concerne l’abuso di alcol sulle strade di Trieste. I dati rilevati dagli agenti della Polizia locale, in particolare dai pattuglioni che hanno operato il venerdì e il sabato notte nel periodo giugno-settembre delle due annate, delineano una situazione in netto peggioramento: nei tre mesi estivi del 2013 erano stati dieci gli incidenti con la partecipazione attiva di persone che avevano abusato, in vario modo, di bevande alcoliche. Questo’anno, nello stesso lasso di tempo, se ne sono registrati ben 21, più del doppio.


Sempre nello stesso trimestre dello scorso anno, in 13 occasioni i vigili urbani dei pattuglioni avevano dovuto verbalizzare la violazione del temutissimo articolo 186 del Codice della strada, che prevede sanzioni crescenti in relazione all’abuso di alcol di chi sta alla guida. Quest’anno siamo a 12, quindi una situazione statica. Ma nel complesso, fra incidenti e verbali, si è passati esattamente dai 23 casi del 2013 ai 33 di quest’estate. Una crescita del 50 per cento circa.


Quali possano essere le cause di questo preoccupante incremento è difficile dirlo. Di certo, il maltempo dominante ha modificato le abitudini dei triestini, costretti spesso a rinunciare ai bagni di mare e obbligati così a scegliere altri passatempi estivi, come la frequentazione delle osmizze e le gite oltre confine, oltre alle passeggiate serali in città. Ma l’analisi si presta a mille interpretazioni. «Qualsiasi spiegazione può essere quella valida - spiega il tenente colonnello della polizia locale Luciano Momic, vicecomandante del corpo - perché possiamo pensare per esempio che la crisi economica abbia obbligato un maggior numero di famiglie triestine a rinunciare alle vacanze fuori città.


Di conseguenza le uscite serali magari si sono moltiplicate, con un più massiccio afflusso nei locali. Potrebbe anche darsi - aggiunge - che soprattutto i giovani, non potendo dare sfogo alla loro vitalità andando al mare di giorno, causa i frequenti acquazzoni, abbiano avuto più voglia di fare le ore piccole. E in compagnia si sa, si beve un po’ di più. Tutto questo ha determinato una situazione che ha comportato un maggior rischio di incappare nei nostri controlli. Va ricordato - continua Momic - che i nostri pattuglioni sono comunque chiamati a fare prevalentemente un lavoro di prevenzione e che la loro presenza sulle strade di Trieste nelle serate dei fine settimana rientra in quel provvedimento di lotta alle stragi del sabato sera che è stato adottato già qualche anno fa. Insomma - conclude - il vicecomandante dei vigili - il nostro ruolo dovrebbe essere in primis quello di fattore deterrente».


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/09/05/news/allarme-alcol-raddoppiano-gli-incidenti-1.9871672


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)