Trieste, il questore: «L'emergenza? Alcol e droga per i giovani»
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«L'emergenza? Alcol e droga per i giovani»
Il questore Giuseppe Padulano: «Questa è una città sicura dove lo Stato c'è»
L'unica grande emergenza in città è quella che riguarda i giovani. Abusando di alcol e stupefacenti essi sono il vero problema per le
famiglie di appartenenza e per le forze dell'ordine, anche perché il fenomeno è in costante crescita. Giuseppe Padulano, Questore di Trieste
dal 26 agosto dello scorso anno, dopo aver retto le Questure di Udine e Imperia, si è espresso in questi termini parlando nel corso di una
serata organizzata dall'Associazione culturale Amici del caffè Gambrinus, presieduta da Giovanni Esposito. «Trieste è una città sicura - ha
esordito Padulano, per oltre sei anni dirigente della squadra mobile di Trieste e successivamente operatore dalla polizia giudiziaria e
investigatore con particolare riferimento al contrasto al narcotraffico - soprattutto se paragonata con altre realtà del nostro Paese. A
Trieste possiamo dire con assoluta serenità e certezza che lo Stato c'è. Piuttosto si potrebbe andare nella direzione di un ancor maggiore e
più perfezionato collegamento fra istituzioni. La rete già esiste - ha continuato il Questore - ma è giusto proseguire per cercare di
migliorare ancora. Con Regione, Provincia e Comune esiste una puntuale collaborazione e questo è un presupposto fondamentale«.
Padulano ha poi aggiunto che «in alcuni triestini la percezione della criminalità è diversa, provoca preoccupazione, perché su di essa incide
anche il mondo dell'informazione, talvolta eccessivo nella titolazione. Le vittime della spettacolarizzazione della cronaca nera spesso siamo
noi che dobbiamo garantire la sicurezza, che è un bene prezioso per la collettività, che riguarda tutti». Tornando poi al tema dei giovani
«che assumono in grandi quantità alcolici e stupefacenti«, il Questore ha spiegato che è «difficilissimo intervenire su questo nuovo
malcostume. Dovrebbero essere le famiglie a iniziare un'opera di prevenzione nell'ambito delle mura di casa e i genitori dovrebbero, con la
loro costante presenza, vigilare e intervenire, anche se sappiamo che oggi tutto questo non è sempre possibile e comunque è compito di
estrema delicatezza». Non bastano le pattuglie della polizia fuori dalle discoteche, ha precisato il Questore, «i giovani bisogna educarli al
rispetto delle regole, che oggi in troppi casi per loro non esistono più. Sono tanti i giovani che non hanno un obiettivo. Credono di essere
alternativi perché indossano i pantaloni col cavallo alle ginocchia - ha evidenziato il Questore - invece sono proprio quelli che si
conformano agli altri, delegando le scelte. Così - ha concluso - esplodono bullismo e fenomeni di esasperazione sociale».
Ugo Salvini
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)