Trinity College di Dublino: alcol e gravidanza, un connubio ancora troppo diffuso
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Alcol e gravidanza, un connubio ancora troppo diffuso
Rinunciare al drink anche una volta che si è incinta pare sia difficile per molte donne, spesso ignare delle conseguenze sul
feto. Lo studio
Sono ancora molte le donne che bevono, prima e durante la gravidanza. Spesso, ignare dell'impatto negativo che l'alcol può
avere sul feto, non rinunciano all'aperitivo o al drink con gli amici.
Un largo studio irlandese ha voluto fare chiarezza su quanto ancora sia diffusa l'abitudine di bere tra le donne incinte. Un
dato curioso emerso dallo studio è che i dati sul tasso di diffusione della Sindrome Alcolica Fetale (SAF) risultano
piuttosto bassi, nonostante i ricercatori abbiano appurato come l'abitudine di bere sia diffusa nell'81% delle donne in
gravidanza. Questo fatto, secondo gli scienziati, non è dovuto alla possibilità che l'alcol provochi pochi danni ma, semmai,
alla sottostima dei casi.
Sono oltre 61mila le donne in gravidanza seguite dallo studio, tra il 2000 e il 2007. I dati raccolti hanno mostrato che il
20 per cento non erano bevitrici, il 70 per cento erano basse bevitrici (fino a 5 bicchieri a settimana), il 10 per cento
erano bevitrici moderate (tra i 6 e i 20 bicchieri a settimana) e, infine, lo 0,2 per cento erano forti bevitrici (con oltre
20 bicchieri a settimana).
L'ancora grande diffusone dell'abitudine del bere, secondo gli scienziati, denota come vi sia necessità di un'adeguata
informazione che, evidentemente, ancora manca. I pericoli dell'alcol non vanno sottovalutati.
L'autore principale dello studio, dottor Deirdre J Murphy del Trinity College di Dublino, ha spiegato che lo studio ha
rivelato una correlazione tra consumo di alcol durante o subito dopo il concepimento e gli aborti spontanei .
I ricercatori ritengono che i servizi sanitari debbano fare di più per identificare le donne che bevono pesantemente,
soprattutto nelle prime fasi della gravidanza, riporta la rivista BMC Pregnancy and Childbirth su cui è stato pubblicato lo
studio.
«Questo studio evidenzia la necessità di una migliore rilevazione del consumo di alcol durante la gravidanza per un
intervento precoce, al fine di minimizzare i rischi per il feto in via di sviluppo. Il nostro consiglio è che sono necessarie
ulteriori ricerche prima di affermare che una bassa quantità di alcol [assunto] possa essere considerata sicura», scrive in
una nota conclusiva, il professor Murphy.