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Troppo alcol nei film: può far raddoppiare il consumo tra gli adolescenti

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Troppo alcol nei film: raddoppia consumo tra adolescenti
ROMA - Una birra in un pub, un super alcolico bevuto tra amici o nella solitudine casalinga. Sono migliaia le scene di film "made in

Hollywood" dove le bevande diventano il miglior amico dei protagonisti. Ora uno studio d'incidenza sugli adolescenti americani della

"Dartmouth Medical School" New Hampshire (Usa), pubblicato sul "British Medical Journal" on line, rivela che i film che contengono scene o

richiamo al consumo di alcolici potrebbero influenzare gli spettatori teeneger. Aumentando del doppio la loro probabilità di iniziare a bere,

rispetto ai coetanei poco avvezzi ai blockbuster. E del 63% il binge drinking, il fenomeno delle ubriacature concentrate in singole

occasioni.
Associazione tra film e alcol. Secondo lo studio l'associazione tra visione di film e consumo delle bevande non è causata solo dall'

immedesimazione con i comportamenti, spesso al limite dell'alcolismo, di molti personaggi di celluloide. Ma anche con il posizionamento

commerciale dei prodotti in molte pellicole. Per il 28% dei ragazzi l'alcol consumato a profusione nei film è stato il motivo per cui hanno

iniziato a bere. Mentre lo è stato per il 20% di coloro che ora sono attratti dal binge drinking.
C'è più prevenzione per il fumo. Gli scienziati osservano che «negli Usa non c'è la stessa attenzione e prevenzione per il consumo di

sigarette e per le bevande alcoliche. Alle prime sono vietati gli spot mentre per l'alcol non si è fatto nulla. E metà dei film prodotti da

Hollywood, a prescindere dal genere, almeno un richiamo commerciale a marchi di bevande. I risultati del lavoro - avverte la ricerca -

dovrebbero suggerire l'adozione per gli alcolici delle stesse restrizioni approvate per il fumo».
Le abitudini del bere tra gli adolescenti. La ricerca ha esaminato un campione rappresentativo di 6.500 adolescenti di età compresa tra i 10

e 14 anni, sottoposti ad una serie di domande sulle abitudini del bere e sui fattori che potenzialmente ne influenzeranno le abitudini per i

prossimi due anni. Tra queste i ricercatori hanno inserito i film, la pubblicità, l'ambiente domestico, il comportamento dei compagni di

classe. Ai ragazzi è stato chiesto di scegliere casualmente tra 50 titoli che avevano visto tra i primi 100 successi al botteghino degli

Stati Uniti negli ultimi cinque anni. Con l'aggiunta di altri 32 film che hanno incassato più di 15mln di dollari nel primo trimestre del

2003, anno del primo sondaggio.
Due anni di studio. «Nel corso dei due anni dello studio - affermano i ricercatori - la percentuale di adolescenti che hanno iniziato a bere

alcolici è più che raddoppiata passando dall'11% al 25%, mentre chi ha sperimentato il binge drinking è aumentato dal 4% al 13 %». Inoltre - prosegue il lavoro - abbiamo calcolato i secondi che nelle pellicole sono dedicati a scene con l'alcol come protagonista, compreso anche l'inserimento commerciale di prodotti. E gli adolescenti durante i test - precisano i ricercercatori - sono arrivati ad accumulare circa 4,5 ore di immagini, ma ci sono stati casi di ragazzi che sono arrivati a 8 ore». «Inoltre - conclude lo studio - l'11% degli adolescenti ha risposto che possedeva prodotti come una maglietta o un cappello con il nome di una marca di alcolici. E il 23% ha affermato che i genitori bevono a casa almeno una volta alla settimana. Mentre il 29% ha dichiarato di poter trovare facilmente dei drink tra le mura domestiche».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)