Tuffarsi in strada, nuovo brivido alcolico dei giovani
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Lo raccontano operatori economici e un automobilista testimone. Al mattino, bottiglie rotte e segni di bivacco. Succede a San Cristoforo al Lago, in piena notte, dove i ragazzi tirano tardi
di Roberto Gerola
PERGINE. Il divertimento a due passi dal lago - innescato da abbondante «carburazione» a base di birre - consiste nell'attraversare la strada d'improvviso, in piena notte, quando sopraggiunge un'auto.
Possibile che succeda, per riempire le lunghissime serate dei ragazzi in Valsugana? Possibile eccome, secondo diverse segnalazioni che ci vengono, seppur da persone che ci chiedono di restare anonime. L'indicazione è precisa: succede a San Cristoforo al Lago, su viale Europa, la strada provinciale che attraversa l'abitato per tutta la sua lunghezza.
Chi ci ha testimoniato di questi episodi è ad esempio un malcapitato automobilista, un habitué nel percorrere quella strada per recarsi al lavoro quando è ancora buio o quasi. Ha letto ieri sul «Trentino» il servizio sulla «generazioni sballo». Si parlava di alcol, di come sia diffuso anche tra i giovanissimi, di assoluta mancanza di sobrietà. Dati allarmanti sul come sembrano divertirsi i teen ager, dati seri provenienti dall'«Osservatorio sulla salute».
Attraversare la strada d'improvviso al sopraggiungere di un veicolo è una prova davvero a rischio mortale, una «bravata» davvero fuori di testa.
Ci sono anche operatori turistici di San Cristoforo che confermano questi episodi.
«Si buttano a gruppetti - dice uno di loro - in mezzo alla strada. Scelgono l'incrocio con la piazzetta all'imbocco dell'Hotel Seehof, oppure quello con la strada che porta a Canale. Vedono l'auto in arrivo e all'ultimo momento attraversano di corsa. Da farsi venire un infarto. Di solito accade o verso le 23 o tardissimo, alle 4 di mattina».
Chiediamo lumi a Gianluca Valduga, titolare della struttura del lido dove periodicamente si fa festa con musica e ballo proprio per giovani e giovanissimi. Lui è stupito di questi episodi, anzi incredulo. «Non è possibile - dice - che prima di entrare o poco dopo l'uscita dal lido possano avvenire simili episodi. Per logica».
Perché, chiediamo. E Valduga, molta esperienza alle spalle in fatto di locali di discoteche, lo spiega.
«Il vialone d'ingresso - dice - è controllato fino all'uscita sulla provinciale. Ci siamo attrezzati con alcuni automezzi tipo "discobus" da Trento e da Borgo, ma anche dai campeggi, poi ci sono i taxi e non pochi genitori che vengono a prendersi i figli. Certamente non possiamo controllare anche viale Europa e la provinciale, ma mi chiedo dove possano andare a piedi a quell'ora. Non ci sono treni e quei ragazzi non hanno auto o se ce l'hanno non credo che la parcheggino così distante, visto lo spazio vicino al lido. No, non ci credo. Dentro il locale del resto siamo attentissimi a rispettare ogni regola sull'alcol ai giovani».
Lungo la strada provinciale, il mattino dopo non mancano tuttavia «segni» eloquenti: qualcuno ha dormito sulle panchine, qualcuno ha gettato bottiglie vuote. Prove provate dello «sballo».