Tumore ai polmoni: attenzione ai fattori di rischio
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I pediatri, proteggiamo i nostri figli dall'ambiente malsano
Quando parliamo di cause ambientali per danni alla salute, ci riferiamo in primis all'accumulo di inquinanti nell'aria, nelle acque, nel
suolo/sottosuolo, nel cibo, ma non solo: si fa riferimento anche all' inquinamento acustico (rumorosità delle città, danni da "cuffiette",
MP3, etc..) e da onde elettromagnetiche (telefonini, reti wi-fi, etc.). L'esposizione ambientale è responsabile di quasi un quarto delle
malattie: circa il 24% (dati OMS) di tutte le malattie nel mondo è dovuto all'esposizione a fattori ambientali. I bambini al di sotto dei 5
anni sono i soggetti più a rischio a fattori ambientali.
Soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, prevenire l'esposizione a questi fattori di rischio, salverebbe circa 4 milioni di vite all'anno
solo fra i bambini. Quando parliamo di inquinanti, facciamo riferimento in particolare ai prodotti di scarico dei mezzi di trasporto:
monossido di carbonio, biossido di azoto, biossido di zolfo, benzene, ozono, particolato aerodisperso e gli idrocarburi policiclici aromatici
(IPA), che costituiscono un pericolo diretto o indiretto per la salute dell'uomo. Molto importanti sono anche i pesticidi, l'amianto, il
radon. Anche l'inquinamento nelle case e negli ambienti chiusi in generale influenza la salute e il benessere più di quanto sia comunemente
considerato e possono avere effetti anche acuti, a partire da raffreddore e tosse per arrivare fino a cancro, problemi respiratori cronici e
incidenti. I bambini piccoli passano circa il 90% del loro tempo dentro casa e questo li sottopone a rischi maggiori, venendo a contatto con
l'arredamento, la tappezzeria, le pareti, i pavimenti e i soffitti, e quindi indirettamente con vernici, insetticidi, condizionatori e
deumidificatori, impianti elettrici, candele, incensi e deodoranti, fumo di tabacco ambientale, prodotti per la pulizia, muffe ed altri
agenti patogeni. L'allergia è sicuramente uno dei principali segnali dell'inquinamento: spesso le infezioni respiratorie si possono
diffondere in ambienti indoor semplicemente a causa del ridotto volume dell'ambiente interno che permette una più facile diffusione delle
malattie infettive da una persona all'altra come può avvenire ad esempio nelle scuole. Infatti, i principali mezzi inquinanti sono
rappresentati dagli stessi individui (che possono incubare l'agente infettivo e disperderlo nell'aria come bioaerosol tossendo o starnutendo)
o dai sistemi di condizionamento (dove grazie a condizioni di habitat ideali e ad una cattiva gestione di pulizia dei filtri i patogeni
possono crescere nell'ambiente). Gli agenti inquinanti di natura chimica sono considerati come la principale causa di effetti irritativi. La
cute, le mucose dell'occhio del naso e della gola, sono le principali sedi dove si possono riscontrare le irritazioni causate da questi
inquinanti. Alcuni inquinanti indoor come l'asbesto, il radon e il fumo di tabacco sono ben conosciuti per la loro associazione con patologie
cancerogene, come il cancro ai polmoni.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)