Tumore al seno: alcol tra i fattori di rischio
Tumore al seno, mangiare tanta frutta da adolescenti abbassa il rischio?
Frutta e verdura comunque indispensabili per la prevenzione
Il secondo studio, invece, è stato realizzato in Danimarca, da scienziati della University of Southern Denmark di Copenaghen e altri istituti. In questo caso al centro del lavoro c’è la relazione fra il rischio di tumore mammario e il consumo di alcol, ma in età adulta. Lo studio è stato condotto su 22mila donne danesi. Ebbene, è emerso che coloro che avevano aumentato l’apporto di alcolici a due drink al giorno per 5 anni andavano incontro a un rischio di sviluppare tumore al seno maggiore di circa il 30%.
È bene sottolineare che si tratta di due studi osservazionali che non definiscono un rapporto causale tra consumo di frutta e verdura con il rischio di tumore al seno.
Sebbene si tratti di studi prospettici non definitivi, è comunque consigliabile alle donne di consumare frutta e verdura per condurre uno stile di vita sano e aumentare l’apporto di fibre in ottica di prevenzione oncologica?
«Frutta e verdura sono alimenti ricchi di acqua e fibre, con un basso apporto calorico; inoltre contengono potassio, sali minerali e vitamine antiossidanti, prima fra tutte la vitamina C. Per migliorarne l’assorbimento la frutta andrebbe consumata lontano dai pasti, o prima dell’inizio degli stessi. Il loro consumo abituale nell’ambito di una dieta bilanciata riduce inoltre il rischio di obesità, la cui correlazione con un aumentato rischio di sviluppare il tumore al seno è ormai nota», risponde la dottoressa Erika Barbieri dell’Unità Operativa di Senologia dell’ospedale Humanitas.
L’alcol può essere annoverato tra i fattori di rischio modificabili per il tumore al seno?
«L’alcol rappresenta certamente un fattore di rischio modificabile per il tumore al seno; l’associazione tra consumo di alcol e tumore del seno è ormai dimostrata da una vasta letteratura. L’aumento del rischio è proporzionale alla quantità di alcol assunta e alla durata del periodo di assunzione. L’alcol agisce interferendo nel metabolismo degli estrogeni (aumentandone i livelli ematici) e riduce la biodisponibilità delle molecole antiossidanti coinvolte nei processi di riparazione del DNA. Quindi è bene scoraggiare l’abuso di alcol e soprattutto di superalcolici, ricordando però che invece il consumo di 1 bicchiere di vino rosso al giorno svolge una funzione protettiva sul sistema cardiovascolare», conclude la specialista.
(...omissis...)
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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)