Tumore allo stomaco, allarme degli oncologi: attenzione a fumo, alcol e cattiva alimentazione
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Roma - Le "trasgressioni" del fine settimana, se diventano consuetudine, aumentano esponenzialmente il rischio di tumore allo
stomaco, uno fra i più sensibili a stili di vita sbagliati. L'eccesso di alcol, il fumo e soprattutto un'alimentazione
scorretta sono i principali imputati. Sotto accusa un forte consumo di carni rosse, specie se cotte alla brace, cibi
affumicati, salati e/o conservati, poca frutta e verdura.
Gli italiani non conoscono questa neoplasia, nonostante sia il quarto big killer e colpisca più di 12.500 persone l'anno con
7.500 decessi - afferma il prof. Carmelo Iacono, presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Per questo
abbiamo deciso di realizzare un progetto specifico su questa malattia e la prima guida a "marchio" AIOM su come prevenirla e
affrontarla.
Da oggi in tutte le librerie (Giunti editore), è un vero e proprio vademecum strutturato a domanda e risposta con consigli,
ricette, approfondimenti, un elenco delle strutture di riferimento, regione per regione e le ultime novità nelle terapie. È
recente infatti l'approvazione da parte di EMA e FDA di trastuzumab in combinazione con la chemioterapia per il trattamento
del tumore gastrico e della giunzione gastroesofagea metastatico HER2 positivo (sigla che indica la proteina prodotta da un
gene specifico).
Trastuzumab è un farmaco che agisce su specifici bersagli molecolari, già ampiamente utilizzato nel tumore della mammella e
sarà disponibile in Italia all'inizio del 2011 per questa nuova indicazione". La Società scientifica, che inaugura oggi a
Roma il XII Congresso nazionale, è molto impegnata in progetti di informazione e sensibilizzazione per la popolazione, con
riguardo soprattutto a patologie di cui si sa poco e su cui non esistono strumenti di screening.
"La gastroscopia può essere efficace per una diagnosi precoce ma non può essere effettuata di routine - spiega il prof. Marco
Venturini, presidente eletto AIOM - esistono però alcune condizioni che possono giustificare esami più specifici. Fra queste,
oltre agli stili di vita errati, la familiarità, l'infezione da Helicobacter Pylori, gastrite cronica, ulcere, polipi.
Scoprire il tumore ai primi stadi può fare la differenza: oggi infatti la sopravvivenza dopo 5 anni è solo del 30% perché la
neoplasia viene scoperta in genere in stadi molto avanzati". "Si stanno però registrando importanti progressi nei trattamenti
- aggiunge il prof. Carmine Pinto, coordinatore del progetto AIOM sul tumore dello stomaco.
In particolare, un farmaco mirato su bersagli cellulari come il trastuzumab, ha dimostrato, in combinazione con la
chemioterapia tradizionale, di allungare la sopravvivenza nei pazienti con tumori metastatici HER2 positivi, che
rappresentano circa il 16% del totale dei casi affetti da questa neoplasia". Ricerca scientifica e prevenzione sono le due
"anime" del Congresso, che riunirà fino all'8 novembre oltre 3.000 oncologi.
Il ruolo chiave dell'alimentazione è provato dalla forte caratterizzazione regionale tipica del nostro Paese, che vede in
testa regioni a forte consumo di carni rosse e insaccati: il primato va all'Umbria, con 28 casi su 100.000 abitanti negli
uomini e 13 nelle donne, seguita da Marche, Emilia-Romagna e Lombardia. Nelle Isole, patria della dieta mediterranea, l'
incidenza è esattamente della metà (il record va alla Sardegna con, rispettivamente 11 e 5 casi su 100.000). "Si parla di un
vero e proprio "triangolo maledetto", che ha i suoi vertici a Perugia, Pesaro e bassa Romagna - spiega Venturini -, in
particolare si studia fin dagli anni '80 il caso di San Marino, che presenta tassi di incidenza pari al Giappone, stato con
la più alta diffusione di questa malattia al mondo. Fra le ipotesi vi è anche una componente ambientale, con un'alta
concentrazione di nitriti nelle acque. In queste zone si registra pure una più alta mortalità attribuibile a diversi fattori:
mancata prevenzione, diagnosi spesso tardiva e limitata efficacia delle terapie ad oggi disponibili.". "Lo scenario sta
cambiando - sottolinea Pinto.
I risultati di trastuzumab rappresentano un importante successo perché potrebbe essere solo il primo dei farmaci
‘intelligenti' che entra nell'armamentario dell'oncologo medico per il trattamento del cancro gastrico. Altre molecole
biologiche sono oggi in corso di valutazione in importanti studi". Nel libro promosso da AIOM (Il tumore dello stomaco -una
guida per prevenire, un aiuto per il paziente e i suoi familiari, Giunti editore, 128 pag., 8.50€) ampio spazio è dedicato
alle terapie ma anche alle domande giuste da porre al medico, dalla fase dei controlli, all'intervento, dagli effetti
indesiderati, al ritorno a casa. "L'oncologo moderno si fa carico del paziente a 360° gradi - spiega Iacono, autore del
volume con Venturini - secondo un principio di continuità di cura, che inizia ancor prima che la malattia si manifesti. Gran
parte della nostra attenzione è infatti dedicata alla prevenzione.
Per il tumore dello stomaco, l'alimentazione può fare la differenza. Va incrementato il consumo di frutta e verdura, ma anche
di legumi e di fibre. I cereali vanno scelti integrali e bisogna porre attenzione anche alle tecniche di cottura. Da usare
con estrema moderazione la griglia, la frittura ma anche la pentola a pressione: l'alta temperatura cui l'alimento è
sottoposto distrugge elementi nutritivi importanti come la vitamina C". Questi e altri consigli sono contenuti nella guida
realizzata grazie al supporto di Roche, che inaugura la collana dedicata alla salute "Tutte le domande, tutte le risposte",
realizzata dall'agenzia di comunicazione Intermedia con Giunti editore, in collaborazione con le più importanti Società
scientifiche italiane.