338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Tumori: familiarità e fattori di rischio

cufrad news alcologia alcol alcolismo Tumori: familiarità e fattori di rischio


Tumori, studio di 20 anni sulla familiarità: "Se malati in famiglia, aumentano i rischi"

Una ricerca italiana, pubblicata su Annals of Oncology, conferma che avere un caso tra i parenti di primo grado aumenta le probabilità che altri componenti della famiglia sviluppino lo stesso tipo di malattia. E' stato inoltre evidenziato per la prima volta che la familiarità può determinare anche un tumore di altro tipo

Tumori e familiarità. Le preoccupazioni per la predisposizione genetica a determinati tipi di cancro sono stati recentemente su tutte le pagine dei giornali, dopo la decisione dell'attrice Angelina Jolie di sottoporsi a mastectomia. Ora uno studio italiano riporta l'attenzione sulla questione. La ricerca, pubblicata su Annals of Oncology, oltre a confermare che avere una storia familiare di tumore tra i parenti di primo grado aumenta il rischio che altri membri della famiglia sviluppino lo stesso tipo di cancro, ha evidenziato che la familiarità può determinare anche un tumore di altro tipo.

Un campione di 23.000 persone. L'équipe di ricercatori, coordinati dall'Istituto Mario Negri, ha preso in esame i dati di 23.000 persone. Nel mirino diversi tipi di tumore. Gli studiosi italiani, svizzeri e francesi hanno analizzato i dati di 12.000 neoplasie, riguardanti 13 diversi tipi di cancro (cavo orale e faringe, nasofaringe, esofago, stomaco, colon, retto, fegato, pancreas, laringe, mammella, utero, ovaio, prostata e rene), diagnosticati tra il 1991 e il 2009. I casi sono poi stati confrontati con i dati relativi a 11.000 individui non affetti da tumore. "Esistono molte ricerche sulla familiarità dei tumori. Il valore di questo studio è il fatto che considera molti tipi di tumori incrociandoli fra loro - spiega Carlo La Vecchia, capo del dipartimento di Epidemiologia dell'istituto Mario Negri e membro del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità dell'università degli Studi di Milano - ci sono voluti 20 anni per analizzare i dati. Si è scoperto, ad esempio, che se in famiglia c'è stato un caso di tumore al fegato, si amplifica il rischio di ammalarsi di altri tipi di cancro".

I dati. I risultati hanno evidenziato il rischio di tumore alla mammella aumentato una volta e mezza nelle donne che hanno storia familiare di tumore del colon-retto, rispetto a coloro che non ce l'hanno.  Se un parente stretto ha avuto diagnosi di tumore al seno, i membri di sesso femminile della famiglia hanno un rischio di tumore delle ovaie più che duplicato.

Inoltre la probabilità di sviluppare un tumore del cavo orale e della faringe è più che triplicato in coloro che hanno un parente di primo grado con diagnosi di tumore alla laringe, ma esiste anche un rischio di tumore dell'esofago quattro volte maggiore per coloro che hanno un parente di primo grado con diagnosi di cancro del cavo orale e della faringe. "Il punto di forza del nostro studio - spiega Federica Turati del Mario Negri, prima autrice del lavoro - è che, a differenza di molti studi precedenti sull'argomento, siamo stati in grado di tener conto nelle nostre analisi del ruolo di molti altri fattori, come il fumo e l'alcol, che possono influenzare il rischio di tumore".

L'ambiente dove si vive. Va valutata di volta in volta comunque la storia del paziente, il tipo di vita e l'ambiente nel quale vive. "C'è infatti l'aspetto genetico, ma anche quello ambientale. Alcune delle associazioni che sono emerse - dice La Vecchia - sono probabilmente dovute alla condivisione, all'interno della famiglia, di abitudini dannose, in particolare il fumo di sigaretta e l'alcol. Tuttavia, i nostri risultati indicano l'esistenza di diverse sindromi genetiche associate al rischio di questi tumori. Il figlio del fumatore tende a diventare un fumatore, se non lo diventa ha assorbito 'fumo passivo' per anni. Vivere fra persone che fumano è un fattore di rischio, soprattutto se questo avviene durante l'infanzia. Abbiamo visto che ci sono più  probabilità di ammalarsi per le persone con rischio genetico e anche ambientale. In questi casi è prioritariocambiare le abitudini di vita. Chi ha una storia familiare di questo tipo deve smettere di fumare".

La prevenzione. Importante anche la prevenzione sia per chi ha familiarità con il cancro al seno o all'utero, oppure nel caso di alcuni tipi di tumore al colon retto. "Anche qui il rischio aumenta, - conclude La Vecchia - ma è possibile fare prevenzione con controlli e colonscopia, soprattutto nei casi di poliposi dell'intestino".

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)