Ubriaco investe centauro e lo riduce in fin di vita, libero dopo 6 ore
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L'uomo, poi denunciato, è sfuggito al linciaggio solo grazie all'intervento delle forze dell'ordine
MAPPANO - Completamente ubriaco, al volante della propria utilitaria, travolge una motocicletta poi sfugge al linciaggio della folla solo grazie all'intervento dei carabinieri. Giovanni C., un 45enne domiciliato a Caselle, è stato denunciato dai militari dell'Arma per lesioni personali e guida in stato di ebbrezza. La sua manovra incauta, commessa martedì sera intorno alle 19.30 sotto l'effetto di sostanze alcoliche, ha spedito un giovane di 25 anni in gravissime condizioni al Giovanni Bosco di Torino. Una moltitudine di persone, visto l'accaduto, avrebbe voluto farsi giustizia da se ma il 45enne, uscito ovviamente illeso dal sinistro, è stato tempestivamente caricato su una gazzella dei carabinieri e trasportato presso l'ospedale di Ciriè per i test alcolemici e tossicologici. L'incidente si è verificato a Mappano, all'incrocio tra via Galvani e via Torazza. Giovanni C. era al volante della sua Fiat 500, tra l'altro priva di assicurazione, e nel tentativo di svoltare a sinistra, occupando l'incrocio, ha centrato in pieno la Honda Cbr 600 condotta da Dario Ferraris, un mappanese di 25 anni residente nella vicina via Tibaldi, che al momento del sinistro era diretto proprio verso casa. L'urto frontale è stato devastante per il motociclista, sbalzato nell'attiguo giardino pubblico. Sul posto sono intervenute immediatamente due ambulanze del 118 le cui equipe mediche hanno stabilizzato le condizioni del giovane. Poi la corsa in ospedale e le successive undici ore di intervento chirurgico. Al momento la prognosi resta riservata. Le prossime 48 ore saranno decisive per il decorso di un grave versamento interno che tiene in apprensione i medici. I genitori e il fratello del motociclista, vista anche la vicinanza della loro abitazione dal luogo del sinistro, si sono subito precipitati in via Galvani, constatando di persona l'accaduto. Hanno anche scambiato due parole con Dario che, appena soccorso, era cosciente e in grado di rispondere alle domande dei sanitari. Poi, purtroppo, le sue condizioni sono rapidamente peggiorate e solo il pronto intervento dei medici del Giovanni Bosco ha evitato il peggio. Giovanni C., invece, strappato all'ira della folla dall'intervento dei carabinieri, è risultato avere nel sangue una quantità di alcool superiore di cinque volte il limite consentito. Alcuni testimoni, infatti, lo avrebbero visto consumare alcolici in diversi bar di Mappano prima di mettersi alla guida della 500. Con lui, tra l'altro, viaggiava un'altra persona che, subito dopo l'incidente, ha pensato bene di dileguarsi. I carabinieri di Caselle, ai quali sono affidate le indagini per chiarire la dinamica del sinistro, avrebbero già individuato il fuggitivo grazie al racconto di alcuni residenti della zona. La folla accorsa in via Galvani dopo l'incidente ha chiesto a gran voce le manette per l'automobilista ubriaco: peccato che la legge vigente, nonostante i proclami sulla sicurezza stradale, preveda l'arresto solo in caso di decesso di uno dei coinvolti nel sinistro o di fuga del responsabile per omissione di soccorso.