Udine: in centinaia a lezione di educazione stradale
Udine: in centinaia a lezione di educazione stradale
Lisa Zancaner
Due ore di immagini, filmati e riflessioni, la lettera straziante di un padre che non potrà più riabbracciare il figlio.
Testimonianze dure, che lasciano il segno: è l'evento di "Katedromos: il catechismo dell'educazione stradale" che per 120
minuti ha zittito e attirato l'attenzione di centinaia di studenti.
«Con un po' di buon senso si può salvare una vita», commenta il vicepresidente della Provincia Fabio Marchetti. «Non bastano
posti di blocco ed etilometri - gli fa eco il questore Giuseppe Padulano - serve una presa di coscienza». Il messaggio da
parte delle istituzioni è univoco e ben si riassume nelle parole dell'assessore regionale ai trasporti Riccardo Riccardi: «Il
nostro sforzo non servirà a nulla se non ci mettete la testa. Non è una moda trasgredire - afferma - non è figo andare al di
là delle regole che, invece, vanno rispettate». Le norme sulla sicurezza stradale sono le più additate e criticate dai
giovani, ma non è un vezzo inasprire regole e sanzioni, bensì una forma di tutela.
Lo sa bene il presidente della Commissione Trasporti della Camera Mario Valducci che in occasione di Katedromos anticipa
molti dei temi in dibattito sul nuovo codice della strada. Il primo "tasto dolente" è il divieto di assumere alcolici per i
neopatentati. «So che in Friuli Venezia Giulia, dove c'è la cultura del vino, questa è una norma molto contestata. Non ho
nulla contro il bere sano - puntualizza - ma bere e guidare devono essere due momenti distanti tra loro». Un'altra norma che
potrebbe far riacquistare il sorriso ai titolari delle discoteche friulane riguarda la possibilità di deroga al divieto di
somministrare alcolici nei locali di intrattenimento dopo le due di notte per quelle province o regioni dove gli incidenti
mortali causati dall'alcol non aumentano.
Tempi duri invece per gli automobilisti poco rispettosi dei pedoni (in città ne sanno qualcosa i tanti udinesi che si
spostano a piedi): si passa da 5 a 8 punti decurtati sulla patente. Katedromos si conclude con l'auspicio di Riccardi ai
ragazzi: «Vorrei che questa fosse una giornata da ricordare non perché avete saltato un compito in classe, ma perché abbiamo
parlato della vostra vita».