Udine: la novità «botellòn»
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A Udine i vigilantes
- A Bottiglie rotte e abbandonate Non solo bar, pub e ristoranti. A mettere alla corda decoro e quiete nelle città è pure il «botellòn», moda di origine spagnola e abbracciata da giovani che invece di stare nei locali, si trovano a gruppi nelle piazze, o comunque in luoghi aperti, e consumano alcolici vari, preferibilmente birra.
Con alcune conseguenze: spesso gli schiamazzi sono più «liberi» perchè manca del tutto il controllo dei gestori dei locali e il giorno dopo sulla strada abbondano i cocci di bottiglia e i rifiuti lasciati al termine di questi happening.
A Brescia fenomeni di questo tipo compaiono anche in centro città adesso: ad esempio se ne possono osservare ai margini di piazza Arnaldo: piazza Santa Maria Calchera, ad esempio, è spesso meta di riunioni con musica «alternative» alla vita e alle frequentazioni della vicina piazza Arnaldo.
È DI MARCA FRIULANA e arriva da Udine una proposta per risolvere il problema degli schiamazzi nelle zone ad alta concentrazione di locali pubblici (caldeggiata a Brescia dall'assessore Labolani.)
I rappresentanti di «Giovani ad Udine» hanno incontrato il sindaco proponendo una politica di «sgravi fiscali per i locali che investiranno con l'obiettivo di risolvere il problema del rumore, non solo all'interno dei bar, ma anche all'esterno con l'intervento di "vigilantes" privati». Secondo i giovani udinesi, il Comune può svolgere «un fondamentale ruolo di mediazione tra le diverse esigenze dei residenti che rivendicano il diritto al risposo e dei bar che chiedono di lavorare nel rispetto della legge ma senza convivere con "l'incubo chiusura"». E.B.