Udine: lotta all�abuso di alcol
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Il Comune di Udine in prima linea con il contrasto degli abusi e una fitta serie di interventi sul territorio per contrastare il fenomeno specie tra i giovanissimi
Il Comune di Udine, attraverso l'ufficio di progetto "Città Sane", in collaborazione con Ass 4 "Medio Friuli" e un pool di associazioni del territorio, promuove e realizza un nutrito programma di iniziative di sensibilizzazione volte a prevenire, soprattutto tra i giovani, le dipendenze e in particolare l'abuso di alcol. Ed è proprio per far fronte a questa emergenza che palazzo D'Aronco, insieme con Ass 4, Acat e Associazione Alpi, ha promosso sul territorio (in particolare in quattro circoscrizioni) un progetto con diverse iniziative di informazione, sensibilizzazione e confronto su vari argomenti come la consapevolezza e responsabilità dei comportamenti legati al consumo di alcool.
"È un'iniziativa che parte dal basso coinvolgendo parrocchie, scuole e circoscrizioni - sottolinea l'assessore al Decentramento Chiara Franceschini - e che interessa diverse realtà associative attive sul territorio. Una rete virtuosa che costituisce una risorsa preziosa nel processo di sensibilizzazione ai rischi legati all'alcol".
Alcune di queste azioni sono pensate in termini di educazione e prevenzione nei confronti dei giovani cittadini e sono quindi rivolte alle scuole (ad esempio il progetto "Drive your Safety" realizzato da "Città sane" insieme con la Provincia di Udine e la Polizia Stradale e "Replei", messo in campo dall'Agenzia Giovani del Comune e dalla cooperativa Aracon).
A livello di politiche giovanili il Comune opera soprattutto nei contesti informali, cercando di intercettare i giovani nei loro luoghi abituali.
"I nostri operatori intervengono nei centri di aggregazione giovanile o anche in altri luoghi di incontro, come la strada - spiega l'assessore alle Politiche Giovanili Kristian Franzil -. In questo modo possiamo far sì che siano i ragazzi stessi a diffondere informazioni sui rischi legati all'abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti".
Proprio in quest'ottica la cooperativa Aracon opera, in convenzione con il Comune, per sensibilizzare i ragazzi nei contesti informali.
"Negli ultimi anni abbiamo formato circa 80 giovani che hanno accettato di diventare informatori per i loro coetanei - racconta Alex Piasentin della cooperativa Aracon -. Il fatto che siano proprio i ragazzi a sensibilizzare amici e compagni di scuola migliora l'efficacia del messaggio, anche perché viene spiegato utilizzando lo stesso linguaggio e la stessa terminologia".
Tra i progetti più articolati c'è anche "Prevenzione e salute", un programma di attività, rivolto in parte agli studenti e in parte alla generalità dei cittadini, con rappresentazioni teatrali, laboratori, interventi didattici, incontri pubblici o diffusione di materiale informativo. L'iniziativa, realizzata in collaborazione con l'Acat Udinese e l'associazione Alpi, ha avuto l'adesione delle scuole secondarie di 1° grado ex "Bellavitis", "Marconi", "Valussi", "Tiepolo"; delle parrocchie "S. Marco", "S. Domenico", "S. Paolino", "B. V. del Rosario", "S. Antonio", "Gesù Buon Pastore", "S. Cuore", "S. Gottardo", delle associazioni A.C.A.T. Udinese, A.L.P.I., del Circolo Nuovi Orizzonti, del Comitato spontaneo per i Rizzi, Associazione Sport Cultura e Spettacolo S. Marco.
È in questo contesto che si inserisce anche l'attività dell'Acat, che proprio nel 2010 celebra i 30 anni dalla sua fondazione. Un traguardo che verrà festeggiato nel corso di un convegno in programma venerdì 16 aprile alle 19 in sala Ajace.
"Aprile è il mese della prevenzione alcologica - spiega il presidente dell'associazione Acat Udinese Franco Boschian -. Proprio per questo il convegno non celebrerà solo il traguardo del trentesimo anniversario ma cercherà di approfondire il più possibile vari aspetti di questa piaga sociale".
Nel corso di quest'anno scolastico l'Acat Udinese ha avviato due progetti di prevenzione e salute in alcune scuole secondarie di primo grado di Udine, realizzate in collaborazione con il Comune e con la 1^, 2^, 3^ e 4^ circoscrizione di Udine. Il secondo progetto, sempre di prevenzione, è stato realizzato insieme all'istituto d'arte Sello. Attualmente l'associazione svolge la sua attività con 55 Club (di cui 16 a Udine) nell'ambito territoriale di quasi tutti i comuni del Friuli centrale, da Remanzacco a Codroipo, da Castions di Strada a Tarcento.
"La partnership con Acat è il vero valore aggiunto di queste iniziative - sottolinea il coordinatore scientifico del progetto "Città Sane" Gianna Zamaro -. Da parte nostra lavoriamo proprio per rafforzare e migliorare il coordinamento degli interventi sul territorio".
In questi anni migliaia di famiglie hanno ritrovato la serenità uscendo dai meccanismi di dipendenza dall'alcol grazie al sostegno dei Club. E sono oltre 400 le famiglie attualmente interessate dal progetto a voler essere testimoni, nel corso del convegno di venerdì, del proprio individuale percorso, affinché l'intera collettività possa prendere atto sia dei sottili e insidiosi meccanismi con cui si può entrare in una situazione di dipendenza dall'alcol, sia delle modalità, tramite i Club ed i Servizi socio-sanitari, se ne può uscire. Una particolare attenzione hanno voluto riservare ai giovani e giovanissimi studenti, consapevoli che, forse con maggiore efficacia di altri, per aver provato di persona, possono, con l'essenziale contributo dei docenti, rammentare sia i rischi connessi con l'uso di alcol, ma anche dialogare con i giovani sulla l'importanza della loro vita.