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News di Alcologia

UE: nuove politiche di sensibilizzazione contro alcol e fumo

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MENO FUMO E ALCOL: molti paesi dell'Ue hanno compiuto notevoli progressi nella riduzione del consumo di tabacco, grazie alle

politiche di sensibilizzazione, l'aumento delle tasse e il divieto della pubblicita'. In Svezia e in Islanda meno del 18%

degli adulti fuma quotidianamente rispetto al 30% registrato nel 1980, mentre in Grecia e' circa il 40% degli adulti. Anche

per l'alcol si e' registrato un calo importante negli ultimi 30 anni, di circa il 13%, grazie alla limitazione della

pubblicita', le restrizioni delle vendite e la tassazione. Paesi tradizionalmente produttori di vino hanno registrato a

partire dal 1980 un calo sostanziale del loro consumo pro capite di alcol: in Italia del 50%, in Francia del 35% e in Spagna

del 36%. Il consumo e' invece aumentato in modo significativo in Irlanda (+29%), Regno Unito (+15%), Islanda (+70%), Cipro

(+50%) e Finlandia (+30%). - PIU' GRASSI: oltre la meta' della popolazione adulta e' in sovrappeso o obesa in 15 dei 27 paesi

dell'Ue. La prevalenza dell'obesita' va da meno del 10% in Romania, Svizzera e Italia a piu' del 20% nel Regno Unito,

Irlanda, Malta e Islanda. Nei paesi dell'UE mediamente il 15,5% della popolazione adulta e' obesa e il tasso di obesita' e'

piu' che raddoppiato nell'ultimo ventennio nella maggior parte dei paesi.
CARENZA MEDICI: In molti paesi europei c'e' preoccupazione per la carenza di medici, il cui numero pro capite e' basso in

Turchia, Polonia e Romania, Regno Unito e Finlandia. Tuttavia dal 2000 il numero di medici pro capite e' aumentato in quasi

tutti i paesi europei eccetto la Repubblica slovacca, passando da 3,0 dottori per 1.000 abitanti nel 2000 a 3,3 dottori nel

2008. In Irlanda e' cresciuto di quasi il 50% grazie al reclutamento di medici stranieri, mentre in Italia e' in calo dal

2002. Preoccupazione anche per gli infermieri: nel 2008 il loro numero variava da un massimo di 15 ogni mille abitanti in

Finlandia, Islanda, Irlanda e Svizzera, a un minimo di meno di 5 in Grecia, Bulgaria e Cipro. - SPESA SANITARIA: e' aumentata

in tutta Europa, spesso a un tasso piu' rapido della crescita economica. Nel 2008 i Paesi in esame hanno speso in media

l'8,3% del loro Pil nella sanita', contro il 7,3% del 1998 (7,3%). Il settore pubblico rimane la principale fonte di

finanziamento in tutti i Paesi europei, con l'eccezione di Cipro