UK: limiti su velocità, alcol e fumo per aiutare a combattere il Coronavirus
UK: limiti su velocità, alcol e fumo per aiutare a combattere il Coronavirus
In Italia, il Decreto sulla limitazione agli spostamenti, ha avuto effetti sia sulla qualità dell’aria, che sul numero di incidenti con vittime e feriti nei weekend. Il Regno Unito potrebbe ricorrere presto a misure ancora più restrittive che riguardano le principali cause di ospedalizzazione dei pazienti. Non è un caso se il National Health Service, il sistema sanitario nazionale in UK, tra le linee guida contro il Coronavirus, consiglia “di essere a 2 metri di distanza da chiunque al di fuori della propria famiglia”. In molte situazioni italiane, almeno all’inizio dell’epidemia è stato già complicato far rispettare la distanza di 1 metro e in alcune città convincere le persone a restare a casa. In UK per combattere il Coronavirus abbassando la curva dei contagi è nato un forum di specialisti, LowerTheBaseline.org che fa da incubatore per proposte politiche.
RIDURRE I LIMITI DI VELOCITA’ IN UK CONTRO IL CORONAVIRUS
Tra le proposte degli operatori sanitari che aderiscono al LTB, il limite di velocità nel Regno Unito è uno dei principali fattori su cui agire. Solo in Inghilterra ogni anno, 35 mila persone vengono ricoverate a causa di incidenti stradali. Di questi – spiega LTB almeno 1 su 10 necessita di terapia intensiva, anestesia e chirurgia. Esattamente i motivi per cui anche in Italia usare l’auto è meglio che usare la moto in caso di necessità. Ridurre i limiti di velocità può portare a importanti riduzioni delle lesioni (in Canada da 40 km/h a 30 km/h ha portato a -28% di incidenti e -67% di feriti gravi). Dati su cui è stata formulata la proposta al Governo inglese di ridurre i limiti di velocità nazionali a 50 miglia all’ora (80 km/h) e a 20 miglia all’ora (32 km/h) nelle aree urbane.
DIVIETO DI FUMO E STRETTA SULL’ALCOL PER COMBATTERE IL CORONAVIRUS
Una stretta sul divieto di fumare in luoghi pubblici e una tassa sui super alcolici potrebbero prevenire migliaia di ricoveri l’anno per malattie polmonari, incidenti e lesioni personali. Nel Regno Unito secondo quanto riportano i media inglesi, il 20% dei ricoveri in ospedale (500 mila ogni anno) ha a che fare con malattie croniche respiratorie provocate dal fumo. LTB guarda alla stretta introdotta in Scozia sul fumo in pubblico (-20% ricoveri tra 50 e 65 anni) per aiutare a combattere il Coronavirus. D’altronde anche l’OMS ha stabilità che il fumo aumenta il rischio di ammalarsi di Covid-19.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)