UK, tremano i promoter live: proibita la pubblicità di alcolici ai concerti?
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Heineken, Carling, Tuborg, Tennents, Jack Daniels e Smirnoff investono milioni di euro ogni anno in festival musicali, tour e club dove si suona musica dal vivo. Ma tutto questo, nel Regno Unito, potrebbe avere fine se il governo britannico deciderà di accettare la proposta avanzata dalla British Medical Association, che vorrebbe bandire completamente la pubblicità di bevande alcoliche dalle manifestazioni sportive e musicali. L'associazione dei medici fa notare che, in base ai dati in suo possesso, i costi sociali ed economici legati al problema dell'alcolismo incidono sulla comunità per 3 miliardi di sterline. Rilievi indubbiamente sensati ma che, se accolti dai pubblici amministratori, significheranno per l'industria locale della musica dal vivo un crollo drammatico delle risorse finanziarie disponibili, dal momento che secondo la stessa BMA i produttori di birre e di liquori investono tre quarti del loro budget in marketing e promozione (600 milioni di sterline su 800) in sponsorizzazioni anziché in pubblicità diretta ai loro prodotti.