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Ultima trovata anti-alcol: il bicchiere che abbatte il tasso alcolico

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Ecco il bicchiere che abbatte il tasso alcolico
Inventato dal ristoratore polesano Gigi Stecca: attraverso le incisioni laterali l'alcol va via e la bevanda è meno «alcolico»


PADOVA. Alcol abbattuto nettamente. In qualcuno del 20%, in altri del 30%. In altri ancora del 10%. Ma il bicchiere "Raggio di vita" brevetatto dal ristoratore polesano Gigi Stecca ha superato a pieni voti anche l'esame del Premio Vergani-Ballotta. In tanti hanno voluto sottoporsi al test con l'etilometro. Fra di essi anche lo stesso Andy Luotto, il presentatore della serata. Anche nel suo caso valori minimi di grado alcolico dopo aver bevuto un bel calice di vino rosso («e dire che io sono quasi astemio e l'alcol mi fa effetto subito» ha commentato l'ex spalla di Renzo Arbore), valori inferiori a quell riscontrati in chi lo stesso vino lo ha bevuto in un bicchiere normale.


L'etilometro alla festa di Torreglia l'aveva portato la polizia locale di Rovigo e ha destato subito curiosità negli oltre trecento convenuti all'Antica Trattoria Ballotta per la tenzone fra le cucine venete. Piano piano il bicchiere, che Stecca ha voluto realizzare per dare il proprio contributo per contrastare le stragi del sabato sera, si sta facendo conoscere. Qualche esercente lo ha già acquistato in versione prototipo per indurre i clienti, specie quelli più giovani, ad utilizzarlo. «Basta un energico movimento di rotazione del calice e l'anidride carbonica sale verso il bordo attraverso le incisioni laterali e se ne va - spiega Stecca, che un analogo esperimento pochi mesi fa lo aveva fatto davanti alle telecamere di Strscia la notizia - io credo che si possa fare molto per aiutare i giovani a combattere gli effetti dell'alcol».


Prima di passare alle prove con l'etilometro, Stecca s'è cimentato nella sua arte preferita: aromatizzare la birra. Un'arte che ha appreso in Belgio, terra di maestri birrai. Ma l'attenzione generale a Torreglia era concentrata sulla prova con l'etilometro... E la sorpresa davanti ai risultati è stata generale.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)