Umbertide (PG) osservatorio sulle tossicodipendenze
droga alcol tossicodipendenze prevenzione giovani alcolismo
A metà dicembre sarà firmato il protocollo d'intesa finalizzato alla creazione di un osservatorio per le dipendenze. Coinvolgerà la Asl Alta Umbria, i Comuni di Umbertide, Montone, Pietralunga e Lisciano Niccone. Mai come in questo caso, trattandosi di combattere un nemico subdolo perchè colpisce in modo indiscriminato, l'unione fa la forza. Entreranno nell'organismo gli assessori ai servizi sociali delle amministrazioni interessate, assistenti sociali ed educatori mentre il comitato scientifico sarà composto da Norberto Pentiricci, direttore dipartimento dipendenze della Asl, Carlo Bigi, responsabile centro salute mentale Alto Tevere, e Sergio Orlandi, coordinatore medici di medicina generale afferente al centro salute di Umbertide. «L'osservatorio - spiega l'assessore ai servizi sociali del comune di Umbertide, Stefania Bagnini - fungerà da canale per la concertazione, la messa in comunione delle risorse umane, conoscitive, operative dei soggetti membri ed andrà a coprire il vasto territorio corrispondente ai Comuni firmatari». Il campo operativo fa riferimento, nel dettaglio, all'ambito delle sostanze stupefacenti e dell'alcol, il cui uso è l'allarmante cartina di tornasole di un profondo disagio individuale prima che sociale. «Si avverte la necessità di produrre un avanzamento culturale e metodologico del concetto di integrazione, di passare da un insieme di interventi integrati fra loro ad un sistema integrato di interventi», aggiunge Bagnini. Una volta in funzione, la struttura attuerà il monitoraggio della situazione, fissandone le risultanze in una relazione annuale; proporrà campagne di prevenzione su misura, calibrate alla tipologia della zona e dei fenomeni rilevati; effettuerà un servizio informativo e di orientamento per la cittadinanza, in particolare per i giovani e le loro famiglie. «La premessa fondante di questa iniziativa è una: il contrasto alle dipendenze ed agli stili di vita che propongono il consumo di stupefacenti passa per la promozione di una vera cultura della vita, che ponga l'uomo al centro della società, affermandone l'essenzialità di valore». «E' quindi necessario recuperare la consapevolezza condivisa che l'uomo è il valore". Perciò, conclude l'assessore, "abbiamo voluto creare uno strumento in cui la multisettorialità della dipendenza trovi un momento di sintesi nel confronto». Siamo di fronte ad una piaga, con particolare riferimento alle droghe, continuamente mutevole rispetto al tipo di sostanze, alla modalità di diffusione, agli stili di consumo. La sua fluidità, necessariamente, chiede ai servizi ed agli operatori del settore di riconsiderare quotidiamente l'adeguatezza degli interventi, impone la necessità di uno sforzo di aggiornamento e di sperimentazione in tempo reale.