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Umbria: contro il disagio giovanile rafforzare la rete dei servizi sanitari

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Contro il disagio giovanile rafforzare la rete dei servizi sanitari

E' tornato a riunirsi oggi il Tavolo tecnico su "Giovani e dipendenze": il sindaco Wladimiro Boccali ha nuovamente convocato, nella Sala

Rossa, i rappresentanti del Tavolo per puntualizzare linee e azioni operative a contrasto del fenomeno del disagio giovanile, in particolare

consumo di sostanze stupefacenti e alcol.
All'incontro erano presenti gli assessori Andrea Cernicchi (Politiche Sociali, Giovanili e Culturali) e Ilio Liberati (Sport) e Paolo Taddei

in rappresentanza del Coni provinciale, Ada Girolamini dell'Ufficio scolastico regionale dell'Umbria, Rosella Carroli del Distretto

scolastico di Perugia, Paola Zampetti della Provincia di Perugia, Egiziano Polenzani e Raimondo Cerquiglini per l'Afas e Luciano Bondi per

l'Asl 2.
"Il nostro obiettivo è continuare a tenere alta l'attenzione - ha sottolineato Boccali - su un fenomeno, quello delle dipendenze, sempre più

diffuso e articolato, ponendo particolare riguardo alla prevenzione, alla intercettazione della domanda, oltre che alla repressione del

fenomeno. Contro le dipendenze serve un'azione forte e coordinata fra tutti i soggetti istituzionali e privati che si occupano della materia,

mettendo da parte i singoli interventi a favore di un approccio globale e condiviso". Il sindaco ha ribadito "l ‘essenzialità nella lotta

alle dipendenze della rete dei servizi sanitari pubblici e la necessità di un suo potenziamento in termini di risorse umane ed economiche".

Boccali ha assicurato l'impegno del Comune perché "a livello regionale venga recepita questa richiesta". E in proposito ha annunciato l'invio

di una lettera alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e all'assessore alla Sanità Franco Tomassoni perché "in questa fase di

riorganizzazione complessiva del sistema sanitario regionale, alla rete sanitaria dei servizi pubblici dedicati alle dipendenze venga

riconosciuta l'importanza che merita". Il sindaco, in un passaggio, ha esortato anche la società civile perché "non resti indifferente al

problema" e soprattutto perché "ciascuno si assuma le proprie responsabilità, a partire dalle famiglie, fino ai commercianti che, a volte,

adottano un modo di fare impresa eticamente non accettabile con la vendita degli alcolici anche ai minorenni".
Da parte sua, "l'Amministrazione comunale, oltre a mettere a disposizione le proprie strutture e le progettualità, sta intervenendo anche sul

fronte penale, analizzando i procedimenti di maggiore rilievo in materia di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti per verificare la

possibilità di costituirsi parte civile nei processi, così come avvenuto per la lotta alla prostituzione".
Il sindaco ha poi evidenziato la necessità di coinvolgere, in questo percorso, anche il privato sociale che intercetta una parte rilevante

del fenomeno del disagio giovanile.
Dall'incontro è emersa la volontà di individuare un gruppo di lavoro all'interno del Tavolo tecnico che elabori un progetto di prevenzione,

formazione e informazione contro l'uso di sostanze stupefacenti e alcol. Il progetto - come ha indicato l'assessore Cernicchi - dovrà

rivolgersi alle scuole, al mondo dello sport, all'associazionismo e fornire formazione agli educatori scolastici, dello sport, agli

allenatori, ai dirigenti, alle famiglie, agli insegnanti, agli operatori degli oratori.
"Il mondo dello sport e della scuola, l'associazionismo studentesco di ogni ordine e grado - ha detto l'assessore - sono i luoghi

privilegiati cui rivolgersi, perché intercettano tutte le fasce di età e di estrazione sociale". L'assessore Cernicchi ha parlato di tempi

brevi per la costituzione del gruppo di lavoro (cui parteciperà un rappresentante per ambito) e per la sua operatività (circa un mese e mezzo

per costruire il progetto). L'assessore Liberati ha sostenuto l'importanza di impostare "buone pratiche" per la risoluzione del problema.

"Perugia - ha sostenuto Liberati - offre un'articolata rete di strutture sportive (115 impianti) su cui il Comune investe per manutenzione

oltre 1 milione e 300 mila euro, circa il doppio delle risorse destinate alla manutenzione delle strade".
L'assessore ha ricordato "l'attrattività sportiva di Perugia, che risulta, secondo un recente sondaggio, terza fra i comuni italiani.

Significativi i parametri in base ai quali è stata stilata la graduatoria: impianti diffusi e di buon livello, adeguato sostegno delle

amministrazioni locali, alto numero di praticanti, buoni risultati sportivi".
La riunione si è conclusa con la condivisione del progetto da parte dei partecipanti al Tavolo che hanno dato la propria disponibilità a

collaborare alla sua realizzazione

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)