Umbria: dati relativi al consumo di sostanze
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Cosa mai ci sarà di buono in questi dirigenti politici che da decenni governano la nostra regione?
Forse da buon "finiano" mi sono lasciato contagiare come molti italiani da quella bellissima e interessante trasmissione di Fazio e Saviano "Vieni via con me". E ho stilato una Lista di record negativi della nostra Regione su cui inviterei a riflettere.
- Record di incidenti sul lavoro (+48% rispetto alla media nazionale, dati 2009)
- Record di invalidi civili (6,8% della popolazione percepisce una pensione o indennità di invalidità). Recenti controlli hanno portato a scoprire molti finti invalidi. Scarsi controlli in tutti questi anni hanno gravato sulle casse dell'Umbria milioni di euro.
- Record di mortalità per overdose (tre volte sopra la media nazionale!). Qui addirittura abbiamo detenuto il record non solo nazionale, ma anche europeo. Fallito ogni tentativo di arginare negli ultimi decenni il fenomeno droga nella regione. Il tutto sotto l'indifferenza di una amministrazione che più che prevenire mantiene lo status quo promuovendo l'utilizzo di altre "droghe", come il Narcan, per salvare almeno le persone dall'overdose. Nonostante la presenza di 21 centri di recupero rinomati a livello nazionale l'amministrazione regioanle continua a puntare sul Narcan per evitare "almeno" le morti per overdose. Crediamo che una dura lotta allo spaccio di droga e solo il completo recupero dei tossicodipendenti e la definitiva uscita dal mondo della droga possa aiutare ad arginare questo fenomeno. Mantenere lo status quo ha portato solo ad accumulare record negativi e a mantenere la sofferenza di molte famiglie con figli tossicodipendenti.
- Record di consumo di stupefacenti. Secondo i dati del 2009, siamo la Regione con il più alto numero di consumatori di droga. Addirittura 8,1 persone ogni 1000 abitanti fanno uso di stupefacenti.
- Record di incremento di ore di cassa integrazione (rispetto allo stesso mese del 2009 è stato pari al 103,73%, vale a dire il dato in assoluto più alto tra tutte le regioni italiane). Inesistenza di un Piano regionale per il Lavoro serio che cerchi di combattere la crisi con la prevenzione più che curare caso per caso.
- Record di Tumori allo stomaco. Deteniamo questo triste record nazionale. Le cause di questo record possono derivare da una carenza di cultura della dieta (troppi insaccati), da abuso di alcol e di fumo nella nostra Regione. Un mix di mal costumi che vengono ignorati dalle politiche sociali dell'amministrazione regionale e dalla scarsa informazione che viene fatta nelle scuole.
-record nazionale di ricoveri legati al tabacco. La relazione annuale del 2008 sulle tossicodipendenze non risparmia dati negativi per la nostra regione neanche sul fronte fumo. L'Umbria ha il primato di ricoverati per fumo: da noi ci sono persone che spendono anche più di 50 euro al mese per le sigarette e il dato ancora più allarmante è che il fenomeno è sempre più in crescita tra i minorenni soprattutto femmine. Questo triste primato indica la mancanza di una politica di informazione sul tabacco e scarsi controlli sulla distribuzione del tabacco e forse anche sul rispetto delle normative di legge (i minorenni dichiarano di saper reperire ovunque le sigarette, e ovviamente uno dei luoghi dove fumano è proprio la scuola). Politica di prevenzione a zero.
- Record di stranieri arrestati per spaccio di droga. Il 55,7% degli spacciatori arrestati nel nostro territorio sono stranieri, questo è un record nazionale. Denota la fallimentare politica di integrazione degli stranieri.
- Record costo biglietti autobus. A Perugia il biglietto più costoso d'Italia. Uno dei principali aumenti diretti sulle tasche delle famiglie e degli studenti che pesano su chiunque vive, studia o si reca a Perugia. E con la creazione di una agenzia unica regionale per i trasporti questi rincari rischiano di estendersi in tutta la regione. E il tutto senza una sostanziale percezione di un aumento di qualità del servizio.
- Record di autovetture per abitante. Condividiamo questo triste record ambientale con il Lazio, ben 67 auto ogni 100 abitanti (dati 2008). Nonostante la Sinistra umbra in ogni campagna elettorale ha sempre posto l'accento sull'ambiente, nulla è stato fatto per incrementare l'utilizzo dei mezzi pubblici o perlomeno tutto ciò che è stato fatto non ha portato a risultati in quanto gli umbri ancora preferiscono l'utilizzo dell'auto ai mezzi pubblici. O c'è scarsa informazione e incentivazione o ci sono scarsi servizi. Politica ambientale fallimentare.
- Unica regione del centro Italia che, insieme al Lazio, non vedrà crescere il proprio PIL nel 2011, che rimarrà abbondantemente al di sotto della media nazionale. Questo dato denota scarsa propensione al sostegno dell'economia e dello sviluppo imprenditoriale da parte degli amministratori umbri.