Un bicchiere sotto le lenzuola Il vino migliora il sesso
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L'arma segreta del vero dongiovanni sotto le lenzuola è un bicchierino di vino. L'alcol, infatti, se consumato con una certa moderazione, rende gli uomini amanti perfetti. Il contrordine arriva da uno studio riportato sul quotidiano Daily Mail. A differenza di quanto pensato finora, quindi, ovvero che l'alcol è causa di disfunzione erettile, gli uomini che alzano il gomito hanno meno probabilità di fare 'gaffe' a letto. Secondo i ricercatori del Keogh Institute for Medical Research dell'Australia occidentale qualche bicchiere di vino può rendere irresistibili le performance tra le lenzuola, e far guadagnare in salute riducendo anche i rischi di disfunzioni erettili.
Lo studio ha coinvolto 1.580 uomini australiani. Dai risultati è emerso che i 'bevitori' avevano il 30 per cento in meno di probabilità di soffrire di 'disfunzione erettile'. Persino i 'bevitori' più assidui sono risultati più 'attivi' degli astemi. I cosiddetti 'bevitori a basso rischio', ovvero quelli che consumano quattro drink alcolici al giorno per un massimo di cinque giorni a settimana, sono risultati quelli con più buone prestazioni sessuali.
Il bere considerato alleato dell"uomo che non deve chiedere mai' è però, avvertono gli specialisti, "un consumo moderato, mantenuto entro i limiti fissati dalle linee guida". In questi casi, certificano, "si potrà beneficiare della migliore erezione possibile. Sempre che i bevitori moderati non siano anche fumatori o malati di cuore".
Che il vino oltre che buon sangue faccia anche buon sesso, non è in fondo una novità. Tantissime le testimonianze storiche.
Dioniso per i Greci, Bacco per i Romani. Erano questi gli dei del vino e dell'estasi. Anche sessuale. Il gustoso nettare ha sempre rappresentato la principale fonte di massa per stimolare l'erotismo. Già a Babilonia veniva assunta durante le celebrazioni pubbliche e nei templi, dove gli ebbri si univano alle sacerdotesse di Ishtor, dea dell'amore. Re e dignitari erano i primi a soddisfare le proprie brame, poi con la distribuzione del vino anche al popolo la festa si trasformava in un'orgia collettiva.
Nell'antico Egitto per far diventare magico il vino gli venivano aggiunte erbe particolari, e famosa era la ricetta di Cleopatra contenente oppio e sostanze allucinogene, come belladonna o mandragora.
Successivamente, Ippocrate ribadì il concetto che il vino era sinonimo di civiltà e buona salute anche sessuale, riportando un'opinione comune secondo la quale questa bevanda e non l'acqua era adatta all'umanità civilizzata.