Un decalogo per gli studenti in gita scolastica
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Niente fumo. Al bando anche l'alcool, quando è troppo. Vietato anche scattare fotografie e girare piccoli film che poi finiscono in rete su YouTube gettando discredito su un intero istituto scolastico. E' questo il severo decalogo che l'Ipsia Meroni di Lissone farà firmare ai suoi studenti che si preparano a partire per la gita scolastica. Una "visita d'istruzione" che spesso si trasforma in una sorta di vacanza dove gli studenti mettono al bando ogni regola. Tra la disperazione degli insegnanti che li accompagnano. Così il preside della scuola per l'industria del legno, del mobile, dell'arredo e del design, Roberto Pellegatta, ha avuto un'idea originale per "responsabilizzare i giovani".
Prima di partire per la gita scolastica, i ragazzi dovranno firmare il decalogo. E impegnarsi a non trasgredirlo. E chi non firma? "Chi non firma - spiega tranquillo il preside - non partirà. Ci crede che hanno subito firmato tutti? E' una proposta che mi è stata suggerita dagli insegnanti. Un modo per dare responsabilità agli studenti. Anno dopo anno, i miei insegnanti lamentano una crescente difficoltà a mantenere la disciplina. Era necessario una svolta. E ora è arrivata".
Il decalogo per la buona gita scolastica è solo il primo di una serie di regole messe a punto dall'intraprendente preside dell'Ipsia Meroni, che è andato molto più in là, mettendo nero su bianco un nuovo regolamento scolastico, che definisce una serie di regole quotidiane. Alcune antiche come la scuola, altre invece decisamente originali e legate ai nostri tempi. Come il divieto assoluto agli studenti di utilizzare o anche solo di tenere accesi i telefoni cellulari durante le lezioni. E la richiesta di aiutare preside e insegnanti a prevenire, arrivando a denunciare, gli atti di bullismo che succedono fuori e dentro le mura scolastiche.