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News di Alcologia

Un estratto di salvia forse efficace nella cura dell'alcoldipendenza (?)

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La salvia non finisce di stupire. E' di poche settimane fa la notizia fa proveniente dalla Gran Bretagna dove era stato

dimostrato che l'olio estratto dalla salvia ha proprietà stimolanti per il cervello e per la memoria e, inoltre, può essere

un ingrediente importante per trattare malattie come la demenza senile o morbo di Alzheimer.
Ora invece è stato scoperto in Italia che l'estratto di salvia potrebbe ridurre il rischio per gli alcolizzati di

ricominciare a bere durante il periodo di disintossicazione.
Per gli effetti sul cervello scoperti in Gran Bretagna i ricercatori attribuivano il merito all'insieme di sostanze contenute

nei suoi estratti: antiossidanti, antinfiammatori ed anche un composto che blocca l'enzima acetilcolinesterasi. Quest'ultimo

e' un enzima del cervello che rompe le molecole di un neurotrasmettitore, l'aceticolina, sostanza che media il messaggio,o

impulso nervoso, da un neurone all'altro.
Il merito invece della scoperta dell'effetto positivo sugli alcolisti è di ricercatori italiani che hanno condotto uno studio

sui ratti, usando la salvia ('Salvia miltiorrhiza'), dopo aver indotto su di essi l'astinenza da alcool. Precedenti studi

avevano dimostrato che, negli ex-alcolisti, anche un bicchierino puo' essere pericoloso perche' scatena il bisogno di bere

smodatamente e ripristina in breve tempo il circolo vizioso della dipendenza. Un meccanismo che viene interrotto dalla

sostanza vegetale. Secondo il nuovo studio, realizzato all'universita' di Cagliari e all'Istituto di Neuroscienze del Cnr, e

pubblicato sul 'Journal of Ethnopharmacology', l'estratto di salvia e' in grado di 'riequilibrare' il rapporto con l'alcol,

permettendo anche a un alcolista di apprezzare un bicchiere di vino senza che insorga il bisogno di 'scolarsi' tutta la

bottiglia. I ricercatori Gian Luigi Gessa e Giancarlo Colombo hanno studiato un campione di ratti alcolisti, i 'Sardinian

alcohol-preferring' (sP), un ceppo geneticamente selezionato per la sua propensione a bere alcol. I ratti sono stati trattati

con diversi dosaggi (25, 50 e 100 mg/kg) dell'estratto di standardizzato 'IDN 5082' di Salvia miltiorrhiza prima di

consentirgli nuovamente di bere, dopo un'astinenza di sette giorni. I risultati hanno mostrato che la pianta moderava il

consumo di alcol e ne preveniva l'assunzione eccessiva.