Un gruppo di scienziati ci spiega perché i giovani amano i rischi
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Scritto da Gerarda Lomonaco
Un team di ricercatori della University College London ha dimostrato che gli adolescenti non solo assumono rischi consapevolmente ma si sentono gratificati dallo scegliere comportamenti azzardati.
La colpa sarebbe della dopamina. La sostanza che regola il sistema del piacere e della ricompensa. Stephanie Burnett, dell'Istituto di Neuroscienze Cognitive, autrice dello studio, ha condotto un esperimento su 86 persone di età compresa tra i 9 e i 35 anni. Ha sottoposto ognuno di loro ad una serie di giochi in cui si doveva scegliere fra un ventaglio di alternative. Ogni soluzione aveva un grado di rischio diverso ed a ogni scelta veniva assegnato un punteggio.
I risultati hanno messo in evidenza che le scelte più rischiose sono state effettuate dagli adolescenti e soprattutto dai ragazzi intorno ai 14 anni. A questa età, sempre secondo lo studio, sebbene i ragazzi siano già in grado di soppesare i pro e i contro delle proprie decisioni (a differenza dei bambini), scelgono consapevolmente di correre dei rischi per il gusto di provare l'ebbrezza scatenata da una situazione pericolosa. Ecco perché i ragazzi, ad esempio, sostiene la dottoressa Burnett, urlano di gioia su giostre da brivido.
Gli adolescenti, quindi, stando a questo studio, adottano comportamenti pericolosi non perché non ne prevedono le conseguenze ma per il senso di adrenalina che ne deriva. Dopo ogni gioco, i ricercatori, infatti, hanno misurato la risposta emotiva dei partecipanti, valutando il grado di soddisfazione o insoddisfazione scaturito dalla scelta effettuata. E' emerso che il grado di soddisfazione aumentava dinanzi alla scelta del rischio maggiore.
La spiegazione a questo, sostiene la dottoressa Burnett, è che il cervello, in adolescenza, è in via di sviluppo, in particolare il sistema che governa il senso di piacere e di ricompensa regolato dalla dopamina. "Questi risultati ci permettono di fare un passo avanti nella comprensione del perché tanti giovanissimi hanno comportamenti molto rischiosi, come usare droga, alcol o fare sesso non sicuro" dice Stephanie Burnett. "Capirlo è importante non solo per le famiglie ma anche per adottare interventi pubblici mirati. C'è la necessità, infatti, di educare i giovani in maniera diversa sui pericoli derivanti dall'uso di alcol e droga, raccontare loro che qualcosa è rischioso ha sempre sortito l'effetto contrario, ovvero li ha incoraggiati a fare qualcosa che non si deve. E adesso possiamo capire perché".
L'uso di alcol fra i giovanissimi è diventato un allarme sociale anche da noi. Proprio in questi giorni è partita la campagna nazionale di sensibilizzazione "Le parole per dirlo". L'iniziativa, patrocinata dal Ministro della Gioventù e collegata al sito beviresponsabile.it, nasce dalla consapevolezza che parlare è meglio che proibire. Sul sito, esperti e guide suggeriscono l'approccio più adatto per farlo con i teenagers. Gerarda Lomonaco