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Un polimero specifico per l'estrazione dell'ecstasy dalle urine

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Un polimero specifico per l'estrazione dell'ecstasy dalle urine
fonte: J Chromatogr A

La diffusione delle droghe sintetiche di tipo amfetaminico richiede la messa a punto di metodi di analisi per la loro corretta identificazione nei campioni di reperti o biologici a fini forensi. Nonostante siano numerosi i metodi di separazione ed analisi disponibili, la preparazione dei campioni rimane ancora oggi un passaggio importante nello sviluppo ed applicazione dei metodi di identificazione. L'utilizzo dell'estrazione in fase solida (SPE) è generalmente idonea a pre-concentrare gli analiti presenti nel campione e ad allontanare altre componenti presenti in matrici complesse quali urina, saliva, ecc. Tuttavia questi metodi si basano sull'uso di adsorbenti non selettivi, compromettendo spesso il recupero dell'analita desiderato. Un approccio altamente selettivo è offerto dall'uso dei polimeri a stampo molecolare (molecular imprinted polymers, MIPs) che offrono una sensibilità superiore a target specifici, rispetto alla SPE tradizionale. Lo studio di Djavanshir Djozan della University of Tabrizin in Iran, riporta lo sviluppo di MIPs per l'estrazione in fase solida (MISPE) ottenuti facendo polimerizzare dei monomeri in presenza di metamfetamina. Il campione da analizzare è stato fatto passare attraverso una cartuccia contenente questo polimero specifico per le metamfetamine e gli analiti rimasti catturati dal polimero stesso sono stati successivamente eluiti con metanolo. Le soluzioni così ottenute sono state trattate con butilcloroformiato che ha funzionato sia da agente di derivatizzazione che da solvente estrattivo, evitando l'aggiunta e il consumo di altro solvente. La miscela è stata aggiunta ad acqua deionizzata ed analizzata (previa centrifugazione) direttamente per gascromatografia accoppiata alla ionizzazione di fiamma (GC-FID) o per GC-MS. La metodologia applicata a campioni di urina contenenti metamfetamina e 3,4-metilendiossimetamfetamina (MDMA o ecstasy), ha consentito un recupero degli analiti nel range dell'80-88%. Secondo gli autori i risultati indicano che il metodo proposto ha dei vantaggi rispetto al consumo di solvente organico, è semplice e permette di ottenere una estrazione efficiente ed è estendibili all'estrazione di altri analiti da campioni reali come ad esempio la saliva.


Djozan D, Farajzadeh MA, Sorouraddin SM, Baheri T. Molecularly imprinted-solid phase extraction combined with simultaneous derivatization and dispersive liquid-liquid microextraction for selective extraction and preconcentration of methamphetamine and ecstasy from urine samples followed by gas chromatography. J Chromatogr A. 2012 Jul 27;1248:24-31. Epub 2012 May 31.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)