Un uomo su 3 non chiede aiuto
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Londra- Un uomo su tre che soffre di depressione e ansia si sente in imbarazzo a chiedere aiuto, soprattutto quando si e' in piena crisi economica. Lo ha rilevato Mind, una charity britannica che opera nel campo della salute mentale, in un articolo pubblicato sul quotidiano britannico Daily Telegraph. Anche se il numero degli uomini e delle donne che soffre di problemi mentali e' all'incirca simile, i primi hanno molte meno probabilita' di ricevere una diagnosi esatta proprio per le loro difficolta' a raccontare al medico i loro problemi. E, secondo Mind, se gli uomini non chiedono aiuto rischiano di rimanere soli in un momento in cui sono molto vulnerabili. Questo potrebbe andare a incrementare le statistiche di suicidio. Il fatto che gli uomini non riescano ad aprirsi e a confidare le loro preoccupazioni, soprattutto legate alla recessione e alla precarieta' del proprio posto di lavoro, spingono molti ad avere pensieri suicidi. Inoltre, secondo Mind, molti uomini che si trovano in situazioni di angoscia hanno piu' probabilita' di fare uso di droghe e alcol ed e' forse per questo che gli uomini sono tre volte piu' a rischio di sviluppare una dipendenza dall'alcol. "E' evidente che la recessione - ha spiegato Paul Farmer, direttore esecutivo di Mind - ha un impatto negativo sulla salute mentale della nazione, ma gli uomini in particolare sono alle prese con l'impatto emotivo. Essere un capofamiglia e' qualcosa che e' ancora fondamentale per la psiche maschile quindi se un uomo perde il suo lavoro gran parte della sua identita' viene messa in pericolo insieme alla salute mentale". "Il problema - ha continuato - e' che troppi uomini credono erroneamente che ammettere l'angoscia mentale sia un segno di debolezza e questo stigma puo' costare la vita. In questo momento e' davvero importante rendere agli uomini piu' semplice possibile chiedere e trovare l'aiuto di cui hanno bisogno".