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Una sbornia di vita: l'80% dei giovani positivi all'alcol test

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“Una sbornia di vita”: l'80% dei giovani positivi all'alcol test

1200 persone, per lo più giovani, si sono sottoposte volontariamente nell'agosto della scorsa estate all'alcool test. Un campione rilevante colto nelle prime ore dell'alba all'uscita di discoteche e pub effettuato dalla CRI nell'ambito del progetto denominato "Una sbornia di vita", finanziato dalla Fondazione Cariciv. L'80% sono risultati positivi e, in molti dei testati, è stato riscontrato un tasso alcolico nel sangue fino allo 0,8% che costituisce il limite massimo per la guida in sicurezza.
Il dato più preoccupante è che sul totale di coloro che sono stati trovati positivi all'etilometro il 65% era costituito da minorenni confermando quindi che si sta abbassando sensibilmente il limite di età di coloro che si avvicinano al consumo di alcol. Il progetto era diviso in due momenti: il primo rappresentato dal test e dalla valutazione dei dati, il secondo dalla illustrazione delle conclusioni agli studenti delle scuole superiori. A presentare l'iniziativa, oltre al commissario della CRI locale, Micaela D'Andrea e ad altre volontarie, il Dottor Mauro Iengo, nella duplice veste di consigliere di amministrazione della Fondazione e di neurologo, esperto di problemi legati all'assunzione di droghe, alcol e farmaci. Le varie relazioni, molto articolate, sono state seguite con grande attenzione da parte degli studenti dello Scientifico alla presenza anche dei loro docenti e della preside Maria Zeno. A rendere più accessibili le esposizioni, la rappresentazione dei dati su un grande schermo, soprattutto quelli illustrati dal Dottor Iengo che ha parlato delle conseguenze nel consumo dell'alcol e, soprattutto, gli effetti devastanti dovuto al continuo abuso, le possibili dipendenze sia nella fase acuta che cronica, su quanto può accadere se si è alla guida di un mezzo. Il progetto "Una sbornia di vita", dopo un ultimo incontro con gli studenti, previsto al liceo classico "Guglielmotti", si concluderà con una grande manifestazione il 20 maggio alla Marina, durante la quale sarà fatto provare ai giovani presenti un particolare occhiale che riprodurrà le alterazioni che subisce la vista di coloro che superano il limite nella assunzione di alcol e, come conseguenza, le difficoltà e la prontezza nella guida. Visto il successo dell'iniziativa e le sue ricadute positive sul piano sociale, in particolare verso i giovani, il progetto sarà ripreso nuovamente nella prossima estate con altri

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)