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Unaids: il Marocco lancia un nuovo programma anti HIV

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Il Marocco lancia un nuovo programma anti HIV

Il Marocco è uno dei paesi nordafricani dove il contagio da HIV non è particolarmente diffuso. Tuttavia, le ultime rilevazioni sul fenomeno mostrano che l’epidemia è concentrata e crescente sia in determinate aree che in specifici segmenti della popolazioni. Sulla base dei recenti dati pubblicati dal Ministero della Salute si stima che il 5,1% degli omosessuali abbia contratto l’infezione, mentre sono l’8% le prostitute che convivono con la malattia. Concentrare gli sforzi sulle fasce ad alto rischio è, dunque, l’obiettivo della una nuova strategia nazionale contro l'AIDS proposta dal Governo di Rabat. Un piano d’intervento, allineato agli obiettivi della strategia quinquennale “Political Declaration on AIDS 2011”, presentato a Rabat la scorsa settimana dal Ministro della Sanità, El Hossaine Louardi. Il programma, che si basa sui principi del diritto alla salute, della responsabilità e dell'inclusione, mira entro il 2016 a dimezzare i nuovi contagi da HIV e AIDS e ridurre del 60% i decessi correlati. A sostegno di tali iniziative è stato avviato anche il RAMED (Régime d’Assistance Médicale des Economiquement Démuni) ovvero l’assistenza sanitaria per chi ha un basso reddito. Quasi 10.000 milioni di marocchini che oggi vivono sotto la soglia di povertà potranno beneficiare di esenzione parziale o totale dei costi per le cure negli ospedali pubblici. E’ importante ricordare che il Marocco è stato il primo paese arabo ad aver attivato progetti di prevenzione delle patologie correlate all’ HIV per chi utilizza sostanze stupefacenti per via parenterale (inclusa la terapia di mantenimento con metadone). Le più importanti ricerche epidemiologiche condotte nell’area del Maghreb hanno evidenziato come tali attività siano strategiche per evitare la diffusione dell'HIV fra specifici target.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)