Unità Italiana Attacchi di Panico: dipendenza dal cellulare e DAP (Disturbo da Attacco di Panico)
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Ormai il cellulare fa parte integrante della nostra vita e mentre un tempo non sembrava indispensabile e si viveva bene anche
senza, oggi, è una vera è propria appendice per molti.
"Attenzione all'utilizzo del telefonino: la dipendenza può provocare attacchi di ansia che negli anni possono trasformarsi in
veri attacchi di panico. Un giorno alla settimana senza cellulare è utile per disintossicarsi e ritrovare se stessi".
A lanciare l'allarme è la dottoressa Paola Vinciguerra, Psicoterapeuta, Direttore dell'Unità Italiana Attacchi di Panico
presso la Clinica Paideia di Roma. "Oggi siamo tutti sull'orlo di una cellular addiction che può diventare cronica senza che
ce ne possiamo accorgere - spiega l'esperto - Il cellulare copre le nostre ansie e quando per qualsiasi motivo viene a
mancare, telefonino scarico, problemi di rete o quant'altro, queste riaffiorano violentemente violentemente creandoci un
malessere che se non individuato e affrontato può tramutarsi negli anni in DAP, Disturbo di Attacco di Panico".
"Da una mia analisi che ha preso in esame, negli ultimi cinque anni, circa 500 pazienti che soffrono di DAP - continua la
dottoressa Vinciguerra - si è visto come, almeno nella metà dei casi, gli attacchi di panico fossero legati anche al rapporto
di dipendenza dal telefonino. Tra questi pazienti ad usare il cellulare come sostituto dell'ansiolitico erano soprattutto
uomini con un'età tra i 40 e i 45 anni, con una vita lavorativa molto attiva e con ruoli di responsabilità".
"Il grido d'allarme sull'uso che oggi si fa del telefonino - aggiunge la psicoterapeuta - nasce proprio dai dati emersi
dall'analisi anche se in questo caso sono stati presi in esame pazienti che in generale soffrivano di disturbi di attacchi di
panico. Infatti il telefonino può essere considerato in tutti, anche nella persone apparentemente normali, come uno
psicofarmaco che copre le ansie, le paure, le gelosie. E ci fa costruire un mondo che può essere però lontano dalla realtà.
Al telefono di una persona sentiamo solo ed esclusivamente la voce. Con gli sms poi neanche quella. Così il telefonino ci
toglie le emozioni. Basta pensare che in una conversazione tra due persone che si incontrano il 7 per cento della
conversazione stessa è verbale il 93 per cento è analogico, ossia fatto di toni, di sguardi, di sorrisi, di odori, di
posizioni, elementi fondamentali nella comunicazione. Il telefonino ci toglie tutta questa parte di sensazioni. E' proprio
con il cellulare che rischiamo di costruire una realtà fantastica che poi, quando viene inevitabilmente a mancare, ci manda
in crisi. Liberarsi del cellulare almeno una volta alla settimana ci fa anche recuperare quei tempi morti nella giornata da
dedicare solo a noi stessi".
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