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IN UK TIENE BANCO IL PROBLEMA DELL’ABUSO DI ALCOL. IL GOVERNO RINUNCIA ALL’INTRODUZIONE DEL “MINIMUN PRICE” PER UNITÀ ALCOLICA, MA VA AVANTI NEL DIVIETO DI VENDITA SOTTOCOSTO.

Nel Regno Unito, mentre la Duchessa di Cornovaglia. Camilla Rosemary Parker Bowles, seconda moglie del Principe Carlo d’Inghilterra e presidente della United Kingdom Vineyards Association, sprona i produttori di sparkling wine inglesi a trovare un nome ad hoc per le loro bollicine, e mentre il Paese aspetta di poter brindare al primo genito di William e Kate, tiene ancora banco il problema dell’abuso di alcol.

E soprattutto, la maniera più efficace per combatterlo senza danneggiare l’industria del beverage e l’erario dello stato, visto che le tasse sugli alcolici introdotte nel 2008 non hanno funzionato come si pensava, visto che sono diminuiti sia i consumi che le entrate fiscali dal settore, di 100 milioni di sterline. Sarà anche per questo che il Ministro degli Interni Theresa May sta per annunciare, secondo “Decanter”, che Governo ha deciso di non attuare la proposta di fissare un prezzo minimo di 0,40 sterline per unità di alcol, misura fortemente caldeggiata, in passato dal Premier David Cameron. Sarà portata avanti invece la proposta che vuole vietare ai commercianti di vendere alcolici sottocosto, ritenuti colpevoli di funzionare come “prodotti civetta” e di far aumentare così l’abuso. Ma se questi sono i piani del Governo, anche le imprese del beverage si muovono in questo senso, tra l’opportunità di contribuire a risolvere il problema dell’alcolismo, che nel nordeuropa, è un vero flagello, e la necessità di “smarcarsi” da contesti negativi. E così il colosso Diageo, multinazionale Uk del beverage, punta sull’effetto ridicolo, con una campagna virale dal claim “Think How You Drink”, partita con un video su YouTube (www.youtube.com/watch?v=Z4vLObF-0Yo), che in poche ore ha già realizzato più di 100.000 visualizzazioni, che mostra una serie di situazioni quantomeno imbarazzati di persone ubriache in pubblico: chi cade più volte dalle scale, chi non riesce a recuperare la scarpa appena persa, e continua a girarci attorno, e così via. Da un lato, insomma, per dissuadere le persone dall’eccedere con l’alcol si cerca di colpirne il portafoglio, e dall’altro l’orgoglio

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)