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Università del Michigan: hai bevuto? L'etilometro blocca il motore

Università del Michigan: hai bevuto? L'etilometro blocca il motore

HAI BEVUTO? L'ETILOMETRO BLOCCA IL MOTORE

Studio Usa: con il dispositivo su tutti i veicoli si risparmierebbero 1,3 milioni di infortuni negli Stati Uniti


Installare nelle automobili un etilometro, integrandolo nella meccanica del veicolo per bloccare l’accensione del motore in caso di test positivo, permetterebbe di evitare l’85% degli incidenti fatali attribuibili all’alcol e quasi altrettanti incidenti non fatali, per un totale di 1,3 milioni di persone negli Stati Uniti.


A dirlo sono dei centri dell'Università del Michigan, l’Injury Center e il Transportation Research Institute, che hanno condotto un’analisi dell’impatto che l’installazione di un tale dispositivo “blocca motore” su tutte le auto americane nuove nei prossimi 15 anni avrebbe in termini di numero di vite salvate, infortuni evitati e – non da ultimo – riduzione dei costi.  Infatti, il risparmio economico dovuto al minor numero di danni alle persone e alle cose, stimato dai ricercatori in 343 miliardi di dollari in 15 anni, compenserebbe in soli 3 tre anni la somma investita per l’installazione dello strumento bloccante. Per stimare il numero di incidenti evitabili nei quali erano coinvolti veicoli con meno di un anno, i ricercatori hanno usato i dati forniti del Fatality Analysis Reporting System, database dell’agenzia governativa per il controllo della sicurezza stradale NHTSA, relativi agli incidenti tra il 2006 e il 2010.


PAROLA D’ORDINE: PREVENZIONE
Il consumo di bevande alcoliche influenza tanto il rischio di provocare un incidente stradale quanto la sua gravità. E oltre alle sanzioni penali e pecuniarie, si punta sempre di più sulla prevenzione, con campagne di educazione per dissuadere i giovani dal bere e guidare e con la creazione di strumenti innovativi per evitare gli incidenti. Infatti, il controllo stradale e le misure volte a disincentivare la guida in stato di ebbrezza richiedono l’individuazione dell’automobilista che, secondo i dati riportati dagli autori dello studio, prima di venire fermato durante un controllo o in caso di incidente, si è in media già messo al volante alticcio per un’ottantina di volte. Quindi, un inasprimento delle misure può essere una soluzione per arginare il fenomeno, ma non la sola.


GLI ESEMPI DI FRANCIA E OLANDA
Alcuni buoni esempi in Europa esistono già: dal dicembre 2011 in Olanda viene utilizzato nei veicoli di chi ha già commesso infrazioni causate da alcol, come essere alla guida con tasso alcolemico oltre i limiti. In Francia è invece già obbligatorio avere un kit a brodo di auto o motoveicoli. Ma lo stesso dispositivo è in uso obbligatoriamente per chi ha commesso infrazioni legate all’alcol anche in molti stati americani.


ETILOMETRI “DIFFUSI” E EYE TRACKING
Si stanno sperimentando anche altre strategie per individuare l’automobilista alticcio: un etilometro composto da sensori posti in varie parti dell’abitacolo per la rilevazione dell’alcool a pochi istanti dall’entrata nell’abitacolo del guidatore. Questa soluzione, con il dispositivo in grado di localizzare l’alcol, impedirebbe di aggirare il blocco dell’auto ingannando l’etilometro facendo eseguire il test ad esempio al navigatore. Esistono già dei sistemi di rilevazione della stanchezza e della sonnolenza che si servono di eye tracker che misurano il livello di attenzione del conducente, basandosi sui movimenti oculari e la frequenza del battito delle palpebre. 


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lastampa.it/2015/03/25/scienza/benessere/hai-bevuto-letilometro-blocca-il-motore-378e8qU3j02gEh8TbS3w6L/pagina.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)