Università della California: l'alcol aumenta il rischio di fibrillazione atriale.
Un bicchiere di vino al giorno? Le conseguenze dell'alcol sulla salute
Diversi studi hanno indicato che un bicchiere di vino rosso al giorno non solo non nuoce alla salute, ma aiuta anche a preservarla. Ora però uno studio clinico su 100 pazienti con malattie cardiache sfata il mito.
I ricercatori dell'Università della California di San Francisco (UCSF) hanno scoperto che l'alcol ha un effetto immediato sul cuore dei pazienti con fibrillazione atriale, il più comune disturbo del ritmo cardiaco.
Il loro studio è stato pubblicato sulla rivista 'Journal of the American College of Cardiology: Clinical Electrophysiology'. Secondo i loro dati, le proprietà elettriche che contraggono i muscoli cardiaci sono cambiate immediatamente nei pazienti che hanno bevuto alcol in quantità inferiori all'intossicazione, a differenza di quelli che hanno ricevuto un placebo. I risultati sono chiari: l'alcol aumenta il rischio di fibrillazione atriale.
"Il primo studio evidenzia un meccanismo attraverso il quale un'abitudine può modificare notevolmente le proprietà elettriche del cuore e aumentare la probabilità di aritmie", spiega Gregory Marcus, professore di medicina presso la Divisione di Cardiologia dell'UCSF.
Come annotato nella rivista 'MedicalXpress', tutti i pazienti sono stati sottoposti a una programmata procedura standard di ablazione transcatetere, il metodo più efficace per sopprimere gli episodi di fibrillazione atriale. Questa procedura tenta di rimuovere la connessione elettrica tra le vene polmonari e l'atrio sinistro.
I ricercatori hanno misurato le cellule del periodo refrattario necessario per recuperare prima che fossero in grado di trasmettere nuovamente i segnali elettrici e la velocità di conduzione del segnale da un punto all'altro all'interno del cuore.
Sebbene quest'ultimo non sia cambiato in modo significativo, l'assunzione di alcol ha comportato una riduzione media di 12 millisecondi nel periodo refrattario per il tessuto venoso polmonare. La sostanza ha anche ridotto il periodo refrattario in un numero significativamente maggiore di siti in tutto l'atrio. Tuttavia il numero di episodi di fibrillazione atriale indotta non differiva significativamente tra i gruppi che hanno assunto alcolici e quelli che hanno assunto placebo.
(...omissis...)