Università dello Utah: studio sulla solitudine e sul consumo di alcol
Università dello Utah: considerazioni sulla solitudine e sul consumo di alcol
Prendendo in prestito e modificando per l'occasione un vecchio proverbio, un amico al giorno, toglie il medico di torno o,
meglio allunga la vita. Infatti, secondo quanto emerso da una recente ricerca, circondarsi da un ricco stuolo di amici e
familiari può essere davvero la strategia vincente per allungare l'esistenza.
Amicizia, affetti e socialità, ingredienti fondamentali della ricetta della longevità? Assolutamente sì, almeno stando ai
ricercatori dell'Università dello Utah e della Carolina del nord, negli Stati Uniti. Secondo la ricerca a stelle e strisce,
la solitudine rischia davvero di accorciare la vita: non avere amici potrebbe alzare il rischio di morire di ben il 50%.
Socializzare spesso e volentieri, passare del tempo con amici, conoscenti e familiari, circondarsi di affetti, simpatie
potrebbe essere davvero la chiave della longevità: le persone più socievoli, secondo gli scienziati statunitensi, vivono,
mediamente, 3,7 anni più a lungo rispetto ai coetanei più introversi e solitari.
Il tasso di mortalità degli asociali è paragonabile a quello delle persone con una dipendenza da alcol e l'effetto positivo
delle nuove amicizie è molto simile a quello che si ottiene smettendo di fumare.
"Gli amici e le persone di supporto possono rendere la vita più facile ogni giorno. Possono incoraggiare anche le pratiche
per avere una migliore salute, come consultare un medico o fare più esercizio. Possono anche aiutare indirettamente,
facendoci credere che si ha qualcosa per cui vivere. Avere relazioni sicure e sentirsi amati fa vivere meglio le persone" ha
sottolineato Burt Unchino, il coordinatore della ricerca.