Università di Cambridge: scoperte anomalie cerebrali che potrebbero predisporre all'abuso di cocaina
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Cocaina: anomalie cerebrali predispongono all'abuso
I risultati dello studio spiegherebbero almeno in parte perché alcuni soggetti sono più a rischio di dipendenza dalle sostanze I ricercatori
del Behavioural and Clinical Neuroscience Institute (BCNI) dell'Università di Cambridge hanno identificato alcune anomalie nelle strutture
cerebrali nel lobo frontale di consumatori abituali di cocaina: proprio a esse sarebbe legato il comportamento compulsivo di uso della
sostanza.
Secondo quanto viene riferito in un articolo apparso sulla rivista Brain, i ricercatori, guidati da Karen Ersche, hanno effettuato scansioni
dei cervelli di 120 soggetti, metà dei quali dipendenti dalla cocaina. Essi hanno così trovato che questi ultimi avevano un'estesa perdita di
materia grigia, direttamente proporzionale alla durata dell'uso della sostanza e questa riduzione di volume era associata a una maggiore
compulsione al consumo.
Inoltre, si è riscontrato come le regioni cerebrali che sovrintendono ai meccanismi di ricompensa sulle quali la cocaina esercita la sua
azione (i gangli della base) fossero significativamente più ampie nei consumatori di cocaina; ma l'entità di questo aumento non era correlata
alla durata della dipendenza. I ricercatori ritengono che siano proprio queste alterazioni nel sistema di ricompensa cerebrale a predisporre
gli individui agli effetti della droga e alla dipendenza.
"Questi risultati ci forniscono informazioni importanti sul perché alcuni soggetti siano più vulnerabili alla dipendenza dalle droghe", ha
commentato Ersche. "Non solo ciò è importante per lo sviluppo futuro di interventi terapeutici per questo tipo di problemi, ma anche per per
mettere a punto strategie di prevenzione". (fc)
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)