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Università di Cleveland: consumo di droghe in gravidanza, un revisione sul tema ne conferma la nocività

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Consumo di droghe in gravidanza: un revisione sul tema ne conferma la nocività

L'effetto del consumo di sostanze stupefacenti da parte della futura mamma influisce sul feto in maniera sia diretta che indiretta sulla sua

salute, sulle sue capacità cognitive e sui suoi comportamenti. Queste le conclusioni a cui arriva la revisione della letteratura scientifica

effettuata da tre ricercatrici dell'Università di Cleveland in Ohio (USA), pubblicata sulla rivista Clinical Perspectives del NIDA.
Lo studio passa in rassegna gli effetti sul feto in caso di esposizione alle principali sostanze psicoattive: tabacco, marijuana, cocaina,

oppiacei e amfetamine. Il metodo per analizzare tali effetti è quello della teratologia neurocomportamentale che studia l'impatto delle

sostanze sul sistema nervoso centrale e sul comportamento. Secondo questo modello investigativo gli effetti dell'esposizione a stupefacenti

in fase prenatale dipendono da diversi fattori, si ripercuotono sul lungo periodo e potrebbero manifestarsi con disordini comportamentali

oltre che con difetti fisici.
Da tempo infatti è noto che la placenta non riesce a proteggere il feto da sostanze tossiche quali la cocaina, gli oppiacei in generale, il

tabacco, la marijuana e le amfetamine perciò se la futura madre le assume, automaticamente queste entrano in circolo anche nel sangue del

feto, con effetti che si ripercuotono sul nascituro.
Le soluzioni offerte per crescere i bambini lontani dalle droghe sono basate su programmi che accudiscano la madre per tutto il periodo di

gestazione sia sul fronte medico che sul quello sociale. Ai genitori di bambini esposti alle droghe nella fase prenatale, vengono infine

forniti una serie di consigli di prevenzione e indicazioni per affrontare con la dovuta cautela i periodi dell'infanzia e dell'adolescenza in

cui i figli sono maggiormente esposti a comportamenti a rischio.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)