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Università di Milano-Bicocca: analisi dei comportamenti adolescenziali

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Adolescenti: la nuova generazione non fuma e non beve alcolici


Altro che gioventù bruciata. Gli adolescenti italiani, dal Nord al Sud, "sono in maggioranza bravi ragazzi, che per lo più non fumano (80,1%), non bevono mai alcolici (lo fa solo il 19,9%). E quando escono al sabato sera non fanno tardi".
La buona notizia arriva dal pediatra Italo Farnetani, docente a contratto dell'Università di Milano-Bicocca, che analizza i comportamenti dei teenager italiani nel volume "Prevenzione: appuntamenti per la salute", pubblicato dal Comune di Monza.
"L'unica differenza - spiega - è che al Nord sono più impegnati in casa, mentre al Sud sono più coccolati dalle famiglie".
L'identikit dei teenager alle prese con stili di vita e prevenzione sarà presentato domani alle ore 18 (Urban Center di Monza) nella tavola rotonda "La prevenzione nell'età pediatrica e adulto geriatrica".
Farnetani anticipa all'Adnkronos Salute alcuni numeri relativi all'assunzione di bevande alcoliche e all'abitudine al fumo degli adolescenti italiani, con un focus su quelli lombardi, milanesi e monzesi.
"In Italia, secondo gli ultimi dati Istat, la popolazione degli under 18 dal 2007 è passata da 10.744.030 a 10.831.152 nel 2010, con un aumento di 87.122 (che equivale allo 0,8%)".
E, stando ai dati degli Osservatori regionale e nazionale, la stragrande maggioranza dei soggetti fra 11 e 15 anni, pari a quattro adolescenti su cinque, "non assume mai alcolici".
In particolare, a Monza "4.290 adolescenti non bevono e solo 1.065 ragazzi si concedono sporadicamente qualche drink. In Lombardia, poi, 346.751 adolescenti non consumano mai alcolici e 86.146? alzano il gomito "solo sporadicamente. Se si guarda il comune di Milano, poi, in 39.033 non assumono mai alcolici e solo 9.697 lo fanno sporadicamente".
Passando al fumo, vediamo che quattro adolescenti su cinque non fumano e solo il 19,9% lo fa.
"In Lombardia 709.120 adolescenti sono smoke-free, e solo 176.174 fumano. A Milano il rapporto è di 80.252 contro 19.938, e a Monza 8.195 ragazzi non fumano contro i 2.035 giovani con il vizio della sigaretta".
E ancora: "Se andiamo a vedere ciò che succede nelle ultime classi delle superiori, il numero degli adolescenti che fuma è ancora più basso. Ha il vizio della sigaretta solo il 7,4% dei ragazzi prossimi al diploma. In pratica, fuma uno ogni 13, il che significa che in una classe delle superiori, formata in media da 26 ragazzi - spiega Farnetani - solo due fumano, mentre 24 non hanno questa abitudine".
Dai dati emerge inoltre che per i giovanissimi il fumo rappresenta una forma di aggregazione, infatti tra i fumatori tre adolescenti su quattro (73,6%) accendono la sigaretta in compagnia.
"Non solo: il consumo di alcol o tabacco a quella età è spia di un disagio, di una insicurezza. Segnali che vanno colti dagli specialisti e dalla famiglia", sottolinea il pediatra. In generale "questa immagine positiva degli adolescenti si ritrova anche nella partecipazione alla vita familiare. Si pensi che in Italia il 91% degli adolescenti fra 11 e 17 anni fa qualche lavoretto di casa - prosegue l'esperto citando dati Istat - Una percentuale che arriva per la Lombardia al 97%".
In Italia, in particolare, un adolescente su due (il 50%) si rifà il letto. "Più alta la percentuale degli adolescenti che apparecchia o sparecchia la tavola: la media italiana è del 70%, che corrisponde a un 60% al Sud e a un 80% al Nord".
Adolescenti bravi ragazzi anche per quanto riguarda le uscite del sabato sera.
"Esce un adolescente su due (il 53,5%), ma solo il 12% (256.003) rientra a casa dopo mezzanotte. In Lombardia, in particolare, in 323.930 escono il sabato sera e 38.871 rientrano tardi".
Insomma, nonostante i ripetuti allarmi, "la stragrande maggioranza dei teenager italiani ha uno stile di vita positivo". Parola di pediatra.