Università di San Francisco: anche una minima quantità di alcol aumenta il rischio di aritmie cardiache
Anche una minima quantità di alcol aumenta il rischio di palpitazioni cardiache, secondo uno studio
L’alcol, anche se assunto con moderazione, contribuisce a creare un rischio concreto per il nostro ritmo cardiaco che può portare anche a conseguenze gravi per la nostra salute
Spesso siamo portati a consumare alcolici con leggerezza, senza pensare alle conseguenze per la nostra salute – magari si tratta solo di una birra per accompagnare la pizza del sabato sera o di un cocktail per brindare con gli amici. Ma ora questo nuovo studio ha messo in evidenza come anche una piccola quantità di alcol possa rappresentare un rischio per il funzionamento del nostro cuore: l’assunzione di alcol, infatti, aumenta il rischio di insorgenza di fibrillazione atriale – un funzionamento irregolare del nostro cuore, che può provocare cicatrici a livello del tessuto del muscolo cardiaco e, in casi gravi, anche ad infarto, ictus o morte.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di San Francisco ha condotto una ricerca su 100 volontari, 79 dei quali uomini, di età compresa fra i 60 e i 70 anni, per comprendere gli effetti dell’alcol sulla salute del cuore (quasi la metà dei partecipanti aveva già avuto episodi di fibrillazione atriale prima dell’inizio dello studio). Per quattro settimane i partecipanti si sono sottoposti all’elettrocardiogramma e a specifiche analisi volte a misurare i livelli di alcol nel sangue; inoltre, hanno tenuto una sorta di ‘diario’ del consumo di alcol, annotando ogni volta che hanno consumato alcolici.
Alla fine del periodo di osservazione, è emerso che anche un solo drink alcolico ha raddoppiato nei partecipanti il rischio di un evento di fibrillazione atriale, mentre due drink consumati in un lasso di tempo di quattro ore hanno triplicato il rischio.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/bere-alcol-fibrillazione-atriale-rischi/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)