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Università di Vienna: studio sugli effetti protettivi del vino

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"Bevi che ti passa". Un moderato consumo di vino può prevenire il diabete.
di Irene Gatti
Secondo uno studio dell'università di Vienna, un consumo moderato di vino rosso è collegato a un rischio minore di incidenza di malattie cardiovascolari, pressione alta, obesità e anche diabete di tipo "due".
Bere poco, ma bene. Meglio se un bicchiere di rosso. Il mantra ci accompagna da tempo e riceve ogni giorno nuove conferme. L'ultima viene dalle pagine della rivista specializzata Food & Function, che riporta i risultati di uno studio realizzato presso l'Università di Vienna da un gruppo di ricercatori specializzati in biotecnologie.
MENO RISCHI PER LA SALUTE. La conclusione a cui sono arrivati Alfred Zoechling, Falk Liebner e Alois Jungbauer è che un consumo moderato di vino rosso è collegato a un rischio minore di incidenza di malattie cardiovascolari, pressione alta, obesità e anche diabete di tipo 'due'. In quest'ultimo caso, poi, un buon bicchiere non servirebbe solo a prevenire ma anche a curare.
DAL VINO LA CURA. Il vino rosso presenterebbe infatti dei composti chimici che agiscono sul metabolismo del glucosio e dei lipidi al pari dei farmaci veri e propri normalmente impiegati nel trattamento del diabete di tipo 'due', in particolare quelli a base di rosiglitazone.
«Come funzioni esattamente questo processo non è ancora del tutto chiaro», ha commentato il responsabile del team austriaco, Alois Jungbauer, «tuttavia, sono convinto che in futuro si farà sempre più ricorso a estratti naturali della buccia degli acini d'uva (come il resveratrolo, ndr) al posto di sostanze sintetiche».
STILE DI VITA E STRESS. Il diabete di tipo 'due', per intenderci quello che colpisce soprattutto in età matura, si differenzia da quello di tipo 'uno' perché l'insulina viene comunque prodotta dal pancreas ma non è adeguata al fabbisogno del corpo. Fra i fattori che predispongono a questo disturbo ci sono il sovrappeso, la scarsa attività fisica, lo stress, l'abuso di alcol e il fumo: insomma, tutte le conseguenze negative di uno stile di vita moderno e urbanizzato.
Non stupisce quindi che il diabete sia sempre più diffuso, tanto da far parlare l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità) di un'autentica pandemia: nel 2000 171 milioni di malati nel mondo, destinati a diventare secondo le stime 366 milioni nel 2030.
MALATI INCONSAPEVOLI. E l'Italia? Nel nostro Paese il diabete colpisce il 7% della popolazione, cioè oltre 4 milioni di persone. Ma il numero è in realtà più alto perché esistono molti malati 'inconsapevoli', che non sanno di essere diabetici.
Per tutti valgono le linee guide di prevenzione al diabete messe a punto dalla Società italiana di diabetologia: controllo del peso, attività fisica e alimentazione sana ed equilibrata, ricca di frutta, verdura e cibi integrali. Gli unici alimenti davvero vietati sono quelli troppo ricchi di zuccheri o di grassi animali, mentre il vino passa l'esame a pieni voti: due bicchieri al giorno consigliati per gli uomini, uno per le donne. E il rosso è da preferire al bianco, se vogliamo dar credito alla scoperta degli scienziati di Vienna.