Università Thomas Jefferson: cefalea indotta dall'alcol
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La cefalea a insorgenza ritardata, detta anche mal di testa da sbornia, si manifesta tra le 4 e le 20 ore dopo aver bevuto e può
causare sintomi simili a quelli dell'emicrania come il dolore palpitante da un solo lato della testa con fotofobia. Il
meccanismo di questo tipo di mal di testa non è ancora chiaro ed esistono numerose teorie che indicano i congeneri (altre
sostanze presenti nelle bevande alcoliche), la disidratazione o il metabolita dell'etanolo (l'acetaldeide) come cause della
sua insorgenza.
Presso il Dipartimento di neurologia dell'università Thomas Jefferson di Philadelphia, è stato condotto uno studio su un
campione di 84 ratti e utilizzando un modello di mal di testa cronico, per esaminare come l'etanolo puro aumenti la
sensibilità al dolore in ratti normalmente idratati. I ratti sono stati trattati solo con etanolo oppure con etanolo
combinato con inibitori dell'alcol deidrogenasi, inibitori dell'aldeide deidrogenasi, acetato (altro metabolita dell'etanolo
che deriva dal metabolismo dell'acetaldeide), caffeina come antagonista dell'adenosina e con un anti-infiammatorio usato nel
trattamento del mal di testa. Inizialmente l'etanolo ha diminuito la sensibilità agli stimoli meccanici sul viso
(analgesia), ma dopo 4-6 ore si è manifestato del dolore da infiammazione. La somministrazione diretta di acetato ha
accresciuto la sensibilità al dolore il che suggerisce che l'accumulo di questa sostanza, ma non di acetaldeide, porta, nel
nostro modello di studio utilizzato, ad un'ipersensibilità simile a quella del dopo sbornia.
I risultati indicano dunque l'acetato come metabolita dell'etanolo con un ruolo critico nell'induzione del mal di testa a
insorgenza ritardata e contrastano, concludono i ricercatori, con l'idea che la disidratazione e i congeneri da soli siano la
causa del mal di testa da sbornia.