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Universita' Federale di San Paolo: psicostimolanti e insonnia, maggiore il rischio di ricadute

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Psicostimolanti e insonnia: maggiore il rischio di ricadute

La dipendenza da sostanze psicostimolanti come cocaina e amfetamine è considerata un disturbo cronico caratterizzato da una perdita di controllo sul comportamento assuntivo. Tale condizione si associa spesso a disturbi del sonno tra i pazienti in trattamento di disintossicazione. Il disturbo del sonno rappresenta una condizione che favorisce le ricadute d’uso delle sostanze.

E’ stato infatti ampiamente dimostrato che l'insonnia e l’uso di psicostimolanti hanno simili effetti neurobiologici agendo entrambi sul sistema dei neurotrasmettitori dopaminergici. Inoltre, un contesto ambientale assuntivo indotto dal ripetuto consumo di sostanze stupefacenti, il quale e’ fortemente collagato alla neurotrasmissione dopaminergica, gioca un ruolo centrale nel ciclo del mantenimento additivo.

Gli autori di una recente ricerca proveniente dall’Universita’ Federale di San Paolo, in Brasile, ritengono che la mancanza di sonno nelle persone che consuma psicostimolanti, rappresenti un potenziale fattore dannoso all’estinzione dei processi che portano all’instaurarsi della dipendenza, ossia favorisca il permanere dell’assunzione cronica di droga.

L' insonnia dovrebbe quindi essere considerata, insieme agli stimoli ambientali e agli altri effetti rinforzanti all’uso di cocaina, uno dei fattori che possono portare gli individui dipendenti ad un maggior rischio di ricadute.


http://www.droganews.it/news/2189/Psicostimolanti_e_insonnia%3A_maggiore_il_rischio_di.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)