Università di Bologna: convegno su droga e dipendenze, uno scenario complesso
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A cura di: Matteo Benni
Una ricerca, con 12811 soggetti intervistati, per tracciare una mappa dell'uso delle sostanze stupefacienti. "Il quadro è estremamente complesso, sia per le tipologie di sostanze, sia per i tipi di consumatori, sia per le motivazioni che li spingono all'uso". Se ne parlerà in un convegno al Dipartimento di Scienze dell'educazione
Tra i 35 e i 40 anni, maschio, con una famiglia e una scolarità media; ha problemi cardio-circolatori, ha problemi con la famiglia, è spesso coinvolto in incidenti stradali, si sente isolato dagli altri. E' l'identikit del consumatore medio di cocaina oggi. Ma il panorama del consumo di sostanze stupefacienti è molto più frastagliato e complesso di così, e fermarsi alle medie sarebbe un errore. Una discussione approfondita e puntuale sul tema è in programma il prossimo venerdì 23 aprile, dalle 9, nell'Aula Magna del Dipartimento di Scienze dell'educazione (via Zamboni, 34): l'occasione è il convegno "Moda, merce, marginalità, malattia: i paradigmi delle dipendenze", promosso dall'Osservatorio epidemiologico metropolitano dipendenze patologiche.
"Un convegno - spiega il preside di Scienze della formazione Luigi Guerra - che avrà due focus. Il primo si concentrerà sulle modificazioni che sono intervenute negli ultimi anni nel settore delle sostanze psicoattive: uno scenario completamente nuovo che ancora fatica a subentrare all'immaginario, nato nei decenni passati, del tossicodipendente povero ed emarginato. Il quadro è estremamente più complesso, sia per le tipologie di sostanze disponibili e consumate, sia per i tipi di consumatori, sia per le motivazioni che spingono all'uso di sostanze".
Poi c'è il secondo focus. "E' quello sui modelli di intervento legati a questo nuovo scenario: accanto alle soluzioni sanitarie e farmacologiche, che devono comunque esserci, è necessario intervenire con approcci di tipo educativo e preventivo". Personalizzazione, modellizzazione, riservatezza e flessibilità sono le parole chiave: interventi pensati sui singoli casi.
La Facoltà di Scenze della formazione ha instituito, a questo proposito, un corso di laurea specifico, in Progettazione e gestione dell'intervento educativo nel disagio sociale, pensato proprio per formare operatori in grado di affrontare con competenza i soggetti che rientrano in questo nuovo, complesso, scenario.
Il convegno parte dai risultati di uno studio multicentrico sull'utilizzo delle sostanze stupefacenti curato da Raimondo Maria Pavarin, che dell'Osservatorio epidemiologico metropolitano dipendenze patologiche è il responsabile. Con 12811 soggetti intervistati, lo studio regala una mappa accurata del complesso panorama odierno dell'uso di droghe e dei problemi di dipendenza: uno scenario frastagliato che supera il classico immaginario del drogato che ruba per comprare sostanze e presenta invece una moltitudine di soggetti, lavoratori, che utilizzano il proprio reddito per comprare droghe. La cocaina è predominante, ma non è sola: molte altre sono le sostanze utilizzate, spesso alternate tra loro, e c'è un preoccupante ritorno dell'eroina, favorito dal crollo del suo prezzo sul mercato.