338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

University College: un over 65 su due beve troppo

University College: un over 65 su due beve troppo

Sos anziani: «Bevono troppo» Per loro cresce il rischio tumori


Il consumo frequente di alcolici, ogni giorno o quasi, diventa più comune con l’avanzare degli anni. In Italia a rischio un over 65 su due. Molti i possibili pericoli

Con l’avanzare dell’età gli uomini inglesi tendono a bere qualche bicchiere di troppo e i casi in aumento di eccessivo consumo di alcolici preoccupano le autorità britanniche. Per capire come cambiano negli anni le abitudini relative a vini e liquori gli esperti del University College di Londra hanno seguito per oltre 30 anni (dal 1979 al 2013) migliaia di persone, rilevando le quantità medie di bevande alcoliche consumate nel tempo.

Più bevitori quotidiani con l’avanzare dell’età

Dopo aver analizzato i dati relativi a quasi 175mila persone, d’età compresa fra 14 e 90 anni, i ricercatori britannici hanno appurato che i maschi hanno un’«impennata alcolica» durante l’adolescenza che culmina attorno ai 25 anni (quando arrivano in media a bere circa 160 grammi di alcol alla settimana, più o meno l’equivalente di 10 birre) per poi scendere gradualmente durante l’età adulta e attestarsi intorno alle 3 o 5 birre settimanali verso i 60 anni. Le femmine non si discostano molto da questo percorso, salvo fermarsi a un massimo di alcolici equivalente a quattro birre con l’inizio dell’età avanzata. «A preoccupare è però il fatto che il bere frequentemente, ogni giorno o quasi, diviene più comune durante l’età matura e in particolar modo alle soglie della vecchiaia, tanto che il bicchiere quotidiano diventa una consuetudine per circa la metà degli uomini» sottolineano gli autori nelle conclusioni dello studio pubblicato sulla rivista BMC Medicine.

Italia: un over 65 su due beve troppo

Le cose in Italia non vanno molto meglio: secondo le stime dell’Osservatorio nazionale Alcol del Cnesps (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) dell’Istituto Superiore di Sanità 3milioni e 300mila connazionali over 65 sono considerati consumatori a rischio.

In pratica un ultra65enne su due beve troppo. «Il limite da non superare per questa età - spiega Emanuele Scafato, direttore dell’ Osservatorio - è di un bicchiere di alcolico al giorno (un bicchiere di vino contiene 12 grammi di alcol) perché invecchiando si riduce la capacità del nostro organismo di metabolizzare l’alcol. Il Progetto europeo VINTAGE coordinato in ISS e acquisito dalla Commissione Europea ha dimostrato che con gli anni cresce anche la probabilità di assumere medicinali per piccoli o grandi disturbi e l’alcol può interagire negativamente con i farmaci, così come può accelerare l’invecchiamento del nostro cervello, acuendo o facendo insorgere prima problemi di memoria o di lucidità». Molte terapie che utilizzano farmaci comuni (come, ad esempio, antibiotici, antinfiammatori, antidolorifici, ansiolitici, cure per l’insonnia o per la depressione, o gli stessi antifebbrili) sono incompatibili con il consumo di alcolici: il rischio è di andare incontro a episodi di tossicità incrociata tra alcol e farmaci, di effetti collaterali sono di gran lunga maggiori rispetto al previsto, con danni severi al fegato o, ancora, che il principio attivo per la cura venga «disabilitata» dall’alcol.

 


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/15_marzo_25/sos-anziani-bevono-troppo-rischio-tumori-159081b0-d2d8-11e4-9209-9dd80f8535a2.shtml


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)