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University of California: anche il fumo passivo di marijuana danneggia il cuore

University of California: anche il fumo passivo di marijuana danneggia il cuore

Anche il fumo passivo di marijuana danneggia il cuore


Il fumo passivo di marijuana può danneggiare il cuore e i vasi sanguigni tanto quanto il fumo passivo di sigaretta, secondo uno studio presentato durante il convegno "American Heart Association Scientific Sessions 2014", dell’associazione americana AHA che si occupa di salute del cuore.

Matthew Springer della University of California e colleghi, hanno osservato su modello animale (topo), una riduzione della funzione dei vasi sanguigni del 70 per cento, dopo 30 minuti di esposizione al fumo passivo di marijuana (prodotto con una specifica “macchina del fumo”). Una ridotta funzionalità dei vasi sanguigni può aumentare la probabilità di sviluppare aterosclerosi e successivo arresto cardiaco. Tale compromissione è stata osservata anche nel caso di assenza del principio psicoattivo (il tetraidrocannabinolo o THC) nella marijuana.

Questo sarebbe riconducibile al fatto che il fumo di marijuana e quello di tabacco - escludendo i loro principi psicoattivi - sono simili chimicamente e fisicamente. Tuttavia nel presente studio, la funzionalità dei vasi sanguigni non è tornata alla normalità dopo 40 minuti dall’esposizione al fumo di marijuana, mentre con il fumo di tabacco, precedenti studi indicavano un ritorno alla normalità dopo 30 minuti di esposizione.

Ora che la marijuana sta diventando legalizzata in diversi Stati degli USA, evidenzia l’autore della ricerca, il suo effetto sui non consumatori, attraverso il fumo passivo, rappresenta una crescente preoccupazione per la salute pubblica.

http://www.dronet.org/comunicazioni/res_news.php?id=3187

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)