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University of Cambridge: meccanismi cognitivi e neurali nella dipendenza da gioco

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Meccanismi cognitivi e neurali nella dipendenza da gioco: un nuovo studio dal Regno Unito

Fonte: British Neuroscience Association

Titolo originale e autori: British Neuroscience Association. Distorted thinking in gambling addiction: What are the cognitive and neural mechanisms? 2013, April 8-


I test neurocognitivi e le tecniche di neuroimmagine stanno fornendo evidenze su come il gambling (gioco d'azzardo) diventi una vera e propria dipendenza nei giocatori patologici - persone la cui abitudine di gioco diventa fuori controllo e problematica. Luke Clark della University of Cambridge ha recentemente presentato un nuovo studio al British Neuroscience Association Festival of Neuroscience (BNA2013).
I ricercatori hanno confrontato il cervello e il comportamento di 86 uomini giocatori d'azzardo patologici, reclutati presso la National Problem Gambling Clinic del Regno Unito, con quelli di 45 uomini sani senza problemi di gioco. I partecipanti sono stati valutati con test neurocognitivi sull'impulsività e la compulsività, ed inoltre sono stati misurati i livelli cerebrali di dopamina - un neurotrasmettitore coinvolto nella tossicodipendenza - utilizzando una tecnica di neuroimmagine chiamata Tomografia a Emissione di Positroni (PET).
I test hanno mostrato che i giocatori problematici sono maggiormente impulsivi, analogamente ai soggetti con dipendenza da alcol e droghe, mentre è stata trovata meno evidenza di compulsività. Non sono state osservate differenze di gruppo tra i giocatori patologici e i soggetti di controllo nei livelli di dopamina, tuttavia i giocatori mostravano alcune differenze individuali nel funzionamento del loro sistema dopaminergico, correlate ai livelli di impulsività: i giocatori d'azzardo più impulsivi sono risultati avere un minor numero di recettori per la dopamina.
La ricerca sull'attività cerebrale e le risposte comportamentali ha quindi evidenziato alcune somiglianze, ma anche sottili differenze tra gambling patologico e tossicodipendenza. Questo rappresenta il primo studio su larga scala con persone in cerca di trattamento per problemi di gioco d'azzardo nel Regno Unito. Secondo gli autori, questi risultati possono avere implicazioni sia per il trattamento che per la prevenzione del gioco d'azzardo problematico.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)