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University of North Carolina: troppe overdose per farmaci oppioidi

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USA - Troppe overdosi per farmaci oppioidi

Le morti per overdose accidentali fra ragazzi e adulti hanno raggiunto proporzioni epidemiche negli Usa: in circa 20 Stati,

ad esempio, nel 2007 il numero di decessi per avvelenamento involontario con farmaci ha superato quello delle morti per

incidenti stradali e suicidi. E' la denuncia che arriva da uno studio della University of North Carolina a Chapel Hill e dell

Duke University Medical Center, pubblicato sul 'Journal of Clinical Psychiatry'.
Alla base del fenomeno i medicinali oppioidi antidolorifici, coinvolti anche in circa il 36% di tutti i suicidi tramite

avvelenamento nel 2007. E secondo i dati raccolti dagli esperti, la prescrizione medica di questi prodotti risulta coinvolta

anche in un numero di morti superiore rispetto a quello provocato da overdose di eroina e cocaina insieme.
Sempre nel 2007, avvertono gli esperti, circa 27.500 persone sono morte per overdose non intenzionale, facilitate in larga

misura dall'avere in mano una ricetta a base di oppiodi. Una stima che supera di 4,6 volte quella degli incidenti avvenuti

nelle operazioni belliche americane in Iraq e Afghanistan dall'inizio delle due guerre fino al 20 febbraio 2011.
Gli studiosi hanno elaborato ancora un'altra prospettiva per valutare il fenomeno: le morti per overdose accidentale da

farmaci in Usa equivalgono a un disastro aereo che coinvolga 150 passeggeri ogni giorno per sei mesi.
Ecco dunque alcune raccomandazioni elaborate dagli studiosi per i medici: prima di prescrivere gli oppioidi, provare con

farmaci non narcotici e, quando possibile, con fisioterapia, psicoterapia, esercizi e altri metodi non medicinali. Inoltre,

molto importante e' lo screening dei pazienti con dolori cronici che potrebbero aver bisogno di una terapia con oppioidi: il

medico deve verificare la presenza di dipendenze da sostanze nella storia del paziente o di problemi di salute mentale, in

particolare depressione e altri disturbi dell'umore o d'ansia.