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University of Wisconsin-Milwaukee: autismo, c'è un legame con il fumo durante la gravidanza

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Autismo, c’è un legame con il fumo durante la gravidanza

Fumare prima del concepimento può essere causa di leucemia nel bambinoFumare in gravidanza aumenta le probabilità che il nascituro possa soffrire di una forma di autismo. Lo studio
C’è una Sindrome correlata con l’autismo che prende il nome di Disturbo di Asperger (SA), considerato un disturbo pervasivo dello sviluppo che implica una seria e persistente compromissione dell’integrazione sociale ma che, tuttavia, è ritenuta una forma dello spettro autistico “ad alto funzionamento”, ossia nei bambini che ne soffrono non si mostrano significativi ritardi nello sviluppo cognitivo e del linguaggio.

Sebbene l’eziologia di questa Sindrome sia sconosciuta, tra i diversi motivi per cui un bambino possa nascere con questo problema o lo sviluppi, pare ci possa essere anche il fumo in gravidanza.
Ecco quanto suggerisce un nuovo studio condotto da un team di ricercatori impegnati nel Programma USA di Sorveglianza dell’Autismo del Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
«E' noto da tempo che “autismo” è un termine ombrello per una vasta gamma di disturbi che compromettono le abilità sociali e comunicative – spiega nel comunicato UW, Amy Kalkbrenner, assistente professore all’University of Wisconsin-Milwaukee Joseph J. Zilber School of Public Health, e autore principale dello studio – Quello che stiamo osservando è che alcuni disturbi nello spettro autistico, più di altri, possono essere influenzati da un fattore: per esempio se una madre fuma durante la gravidanza».

Lo studio, a largo spettro, ha coinvolto 633.989 bambini nati nel 1992, 1994, 1996 e 1998. Di questi, 3.315 hanno avuto una diagnosi di disturbo dello spettro autistico all’età di 8 anni.
Nel rapporto pubblicato nella versione online di Environmental Health Perspectives, i ricercatori fanno notare che l’abitudine a fumare in gravidanza è ancora purtroppo comune, in particolare negli Usa: delle madri dei bambini inclusi nello studio, ben il 13 percento fumava durante la gravidanza.
«Lo studio non afferma con certezza che il fumo è un fattore di rischio per l’autismo – specifica Kalkbrenner – Ma ci dice che se c'è un’associazione, questa è tra il fumo e alcuni tipi di autismo».
Questo tipo di disturbi dello spettro autistico, sottolineano ancora i ricercatori, sono tuttavia meno gravi e permettono ai bambini che ne sono affetti di essere maggiormente funzionali, rispetto ad altri.

«Il CDC ha recentemente pubblicato dei dati indicanti che 1 su 88 bambini ha un disturbo dello spettro autistico, rendendo tali studi ambientali ancora più tempestivi. Dato che l’autismo comporta un ampio spettro di condizioni e l’interazione della genetica e l’ambiente è così complessa, nessuno studio può spiegare tutte le cause dell’autismo. L’obiettivo di questo lavoro è quello di contribuire a fornire un pezzo del puzzle. E in questo ci siamo riusciti», conclude Kalkbrenner.
Se dunque non è così “vitale” per una mamma fumare durante la gravidanza, a scanso di equivoci, magare sarebbe meglio evitare: ci si mette al riparo dai danni alla propria salute e a quella del bambino, in ogni caso.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)