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UNODC: allarme diffusione epatite nel mondo

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UNODC: allarme diffusione epatite nel mondo

In occasione della Giornata Mondiale contro l'Epatite tenutasi lo scorso 28 luglio, il Direttore esecutivo di UNODC, Yury Fedotov, è intervenuto sull’argomento sottolineando quanto il virus sia ancora oggi un serio tema di salute in tutto il mondo. Nel suo discorso Fedotov ha esortato le autorità politiche e sanitarie degli stati membri a garantire i massimi standard di prevenzione e trattamento per la popolazione, con particolare attenzione ai tossicodipendenti (segmento dove il fenomeno ha dimensioni decisamente preoccupanti). L’epatite rappresenta una vera minaccia, quella di tipo C è una patologia infettiva, causata dall'Hepatitis C virus (HCV), che colpisce in primo luogo il fegato. Spesso l'infezione non da sintomi, ma la sua cronicizzazione può condurre alla cicatrizzazione del fegato e poi alla cirrosi (anche insufficienza epatica, cancro del fegato, varici esofagee e gastriche). Prima causa di trasmissione dell'HCV è il contatto diretto con sangue infetto, spesso dovuto all'uso di droghe per via parenterale. Gli ultimi dati disponibili sul fenomeno parlano di quasi 170 milioni di contagi. L’UNODC ha colto l’occasione della “Giornata Mondiale” per lanciare un allarme anche sul problema delle persone infette, ignare però della loro condizione. Purtroppo chi non sa di esser malato presenta un rischio per i famigliari, gli amici ed i colleghi. Infine, è utile ricordare che le Nazioni Unite promuovono già da tempo validi programmi di prevenzione, cure e assistenza. I diversi progetti includono pacchetti completi per interventi mirati su tossicodipendenti, indispensabili per arginare la diffusione di tutte le malattie infettive.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)