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UNODC: nuove linee guida forensi sulle droghe dello stupro

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Droghe dello stupro, dall'UNODC nuove linee guida forensi

Negli ultimi anni risulta esserci un significativo aumento globale nel numero di crimini sessuali, ma non solo, facilitati dalle droghe,

tuttavia la natura e l'estensione del problema non è ancora del tutto ben definita a causa della scarsità di dati accurati disponibili. Ne è

emersa la necessità di definire delle linee di indirizzo forensi al fine di raccogliere informazioni precise dal primo momento in cui la

vittima riporta il crimine alle forze dell'ordine, fino al processo di raccolta delle evidenze cliniche da parte dei medici nonché le

modalità di analisi presso i laboratori forensi. Tutto questo finalizzato a produrre risultati analitici affidabili e accurati, dunque

ammissibili da un punto di vista legale ed evitare, quanto più possibile, casi in cui il crimine resta impunito a causa della scarsità o

inappropriatezza delle evidenze forensi. L'obiettivo delle linee guida pubblicate dall'UNODC (l'Ufficio delle Nazioni Unite per il Controllo

della Droga e la Prevenzione del Crimine) è dunque quello di aumentare le capacità analitiche dei laboratori in paesi diversi nel mondo e

sensibilizzarli alla necessità di indirizzare l'attenzione anche verso l'indagine di casi di violenza facilitati dalla somministrazione di

droghe. Vengono dunque riportate indicazioni sulle tipologie di campioni biologici per le analisi (sangue, urine, capello, ecc) e le modalità

di conservazione, ma anche sugli oggetti che potrebbero aiutare nella raccolta delle evidenze, come ad esempio bicchieri dai quali era stata

consumata una bevanda potenzialmente contaminata dalla droga. Vengono inoltre raccomandati i metodi e le condizioni analitiche più

appropriate a seconda della tipologia di sostanza ricercata. In generale si sottolinea come, solo l'uso di procedure basate su tecniche

adeguatamente sensibili e selettive quali LC-DAD, LC-MS, LC-MS-MS, GC-MS e GC-MS-MS, dovrebbero essere impiegate. Viene dunque

raccomandato, nel caso di non disponibilità di tali strumentazioni, di conservare aliquote dei campioni in freezer (-18 °C) al fine di

inviarli in un secondo tempo, a laboratori specializzati per le analisi. La conferma dell'identificazione della droga rappresenta un

requisito essenziale in ambito forense e l'uso di queste metodologie che producono due tipi di dati (tempi di ritenzione e dati di

spettrometria di massa) sono considerati validi come conferma. A completamento della pubblicazione, viene riportata una lista delle droghe

più comunemente identificate nei casi di violenza, quelle da ricercare nelle urine inclusi i metaboliti e una lista con i tempi di

dimezzamento, le concentrazioni terapeutiche e tossiche per alcune sostanze ad azione depressiva sul Sistema Nervoso Centrale.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)